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Panorama / Economy

La Maremma Doc punta a New York ... L’obiettivo punta alto: riuscire a ottenere una denominazione di origine controllata (Doc) del proprio territorio, la Maremma. Troppo ambizioso? Sembra proprio di no, visto che l’idea è diventata proposta legislativa ed è finita sui tavoli ministeriali. Sotto i riflettori, insomma, è il tema dell’eccellenza e della territorialità di quella parte della regione Toscana che ha per capoluogo Grosseto ma dove i contorni sono poco definiti, dato che si va dal mare fino alla montagna, passando attraverso una grande varietà di vitigni. Così, la Camera di commercio di Grosseto (con il sostegno di Banca della Maremma e di Grosseto Fiere) punta forte al marketing tanto da avere messo in agenda una fitta serie di eventi, a cominciare dal Maremma Wine Shire, il salone dei vini della Maremma toscana. Quest’anno, alla sua seconda edizione, si terrà dal 21 al 23 maggio al centro fieristico Braccagni (10 chilometri da Grosseto) alla presenza di oltre 170 aziende del territorio provinciale e si potranno degustare oltre mille vini. “Quest’anno abbiamo invitato più di 120 importatori da tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, dal Brasile all’Asia” commenta Giovanni Lamioni, presidente della Camera di commercio di Grosseto, maremmano doc. A seguire, con lo stesso format, dal 22 al 24 settembre, ci sarà il Maremma Food Shire, un’altra rassegna, questa volta gastronomica, per fare conoscere anche gli altri prodotti del territorio, come quelli dell’agroalimentare. Poi sarà la volta di New York, tra ottobre e novembre, dove si sta cercando una location esclusiva per proporre tutte le eccellenze enologiche (e non solo) del territorio.

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