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Panorama

La Guerra Globale per il controllo del mercato. Da quando il settore vitivinicolo si è trasformato in una gallina dalle uova d’oro, gli australiani hanno fatto incetta di aziende soprattutto negli Usa. Ma ora temono la recessione ... Forse le fusioni, non sono più di moda nei principali settori dell’economia, ma non nei vini ... Il desiderio delle aziende di birra e liquori di entrare nel settore vinicolo è recente. Per molti anni i colossi delle bevende avevano snobbato il vino. Girava una barzelletta secondo cui “duemila anni fa Gesù fece il suo primo miracolo trasformando l’acqua in vino. Stiamo ancora aspettando il secondo miracolo: quello di trasformare il vino in profitti” ...
Ora la situazione è cambiata: mentre il consumo di birra in tutto il mondo diminuisce dell’1-2%all’anno, quello dei vini di qualità (che costano almeno 7 Euro a bottiglia, quasi 14.000 lire) è cresciuto costantemente nell’ultimo decennio, con un aumento annuo di più del 5% in America. La reazione dei produttori di birra è stata particolarmente rapida. Nel 1995 la Foster’s, principale produttrice in Australia, ha acquistato la sua prima azienda vinicola, la Mildara Blass ... Ma le nuvole cominciano ad addensarsi sui vigneti del Nuovo Mondo. La recessione in America potrebbe ridurre l’appetito dei consumatori per i costosi chardonnay e cabernet sauvignon ...

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