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Panorama

Juliette, più sexy con il Rosso delle Langhe: da pasticciera in «Chocolat» a viticoltrice ...
La misteriosa arte, culinaria e non, sfoderata da Juliette Binoche nel film Chocolat è stata provvidenziale per risollevare il consumo del cacao di qualità. Le lobby europee dei cioccolatieri hanno applaudito l'attrice francese che ha saputo interpretare l'omonimo romanzo di Joanne Harris, ammaliando un pacioso e anonimo villaggio con le sue ricette raffinate e maliziose. E mettendo alle corde quegli euroburocrati che non avevano alcuna intenzione di rivedere la normativa comunitaria per difendere la qualità del prodotto. La felice esperienza verrà ripetuta con Vino, patate e mele rosse, anch'esso un film tratto da un romanzo della stessa autrice, Blackberry Wine. La vicenda originale era ambientata a Bordeaux, culla dei più famosi vini di Francia. Ma Giampaolo Sodano, produttore di cinema con la Eagle pictures, che si era divorato il romanzo di Harris in un viaggio aereo a Los Angeles, si è impuntato per girarlo in Italia. Così la battagliera Binoche questa volta si spenderà in difesa di un prodotto italianissimo come il vino piemontese. Il regista John Madden, lo stesso di Shakespeare in love e Il mandolino del capitano Corelli, dirigerà l'attrice nel ruolo di Marisa, una viticoltrice che farà ritrovare la fiducia in se stesso a Hugh Grant nel ruolo di Jay Mackintosh, scrittore trentacinquenne in fuga da Londra fino a una fattoria nelle Langhe dove con l'amore ritroverà anche la voglia di scrivere un romanzo. Il primo ciak è previsto a settembre, giusto in tempo per la vendemmia, nelle campagne immortalate nei romanzi di Beppe Fenoglio e Cesare Pavese. In realtà Vino, patate e mele rosse sarà solo il primo di quattro film che la Eagle pictures produrrà in collaborazione con la spagnola Filmax, la britannica Future film e Raicinema, grazie al supporto della regione e dell'Enoteca del Piemonte, della Film commission di Torino e del Distretto turistico dei laghi. Un progetto che costerà complessivamente 30 milioni di euro, quasi tutti finanziati da privati, per promuovere il territorio e i suoi prodotti. «Il cinema da sempre tratta argomenti del suo tempo» spiega Giampaolo Sodano, presidente della Eagle pictures, «come l'Italia distrutta e derelitta del neorealismo. Ora è il momento dei grandi prodotti che l'uomo sa ricavare dalla terra, che il mondo ci invidia». Oltre ai grandi vini piemontesi, infatti, saranno protagonisti anche il riso e le carni, che troveranno collocazione nei film successivi. Due di questi, Waterline (in italiano La soglia del mistero) e Fatal True (Verità fatale), sono soggetti originali, mentre Whirlwind (tratto da Beate e suo figlio, romanzo di Arthur Schnitzler) sarà girato nelle atmosfere brumose del Lago Maggiore, da Villa Bolongaro, che fu dimora di Antonio Rosmini a Stresa, a casa Stampa, luogo di esilio di Alessandro Manzoni a Lesa. A questo film sta lavorando lo sceneggiatore Nicola Badalucco.Completeranno l'operazione una decina di cortometraggi, cartoon, un libro edito da Garzanti e un sito web. Diciotto mesi di tempo per realizzare il tutto, valorizzando le risaie del Novarese e di Vercelli, i castelli del Monferrato, il Lago Maggiore e i monumenti di Torino. Un format che è piaciuto anche al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che ha inviato un messaggio di sostegno all'iniziativa, e al ministero delle Politiche agricole, impegnato in questi mesi nella difesa e valorizzazione del patrimonio agroalimentare italiano. «È un progetto ampio, che affronta in maniera moderna il legame tra prodotto e territorio, comprendendo la cultura e le colture di un'area importante del Paese» dice il sottosegretario all'Agricoltura Teresio Delfino, assicurando che questo esperimento potrà essere ripetuto per la promozione di altre regioni dove si troveranno le capacità e le professionalità. Il target è chiaro: raggiungere chiunque, a partire dai giovani, ami il vino, la buona cucina e le tradizioni della provincia italiana. «Tradizioni valorizzate dall'innovazione tecnologica» raccomanda Pierdomenico Garrone, presidente dell'Enoteca del Piemonte, il vero motore dell'iniziativa, «che impieghiamo in tutti i suoi aspetti multimediali, da Internet all'animazione». Infatti del progetto Eagle flies to Piemonte fanno parte anche Alfio Bastiancich, direttore nazionale della scuola di cinema del dipartimento Animazione, e Carlo Rambaldi, padre di Et e unico italiano a vincere tre oscar, che curerà gli effetti speciali e dirigerà il team di cartoonist che lavoreranno per i più piccini.

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