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Panorama

Pasteggiare con le bollicine: c’è chi consiglia di accompagnare le portare con lo spumante ... Bollicine a tutto pasto: questo l’ultimo trend dell’estate a tavola. Accompagnare tutte le portate con champagne o spumante, lasciando per il dessert la versione demi-sec. A suggerirlo sono i francesi, che lo stanno dimostrando proprio in questi giorni al Grand Hotel Continental di Siena con la manifestazione Bollicine dall’alba al tramonto, sponsorizzata dall’etichetta cult Marie Stuart.
A raccomandare questo fresco abbinamento sono prima di tutto grandi chef come Alain Ducasse, l’australiano Tetsuya o lo spagnolo Ferran Adrià, che giudica le bollicine unica compagnia possibile per i suoi variegati e ipercreativi menù. In Italia Gualtiero Marchesi e i suoi allievi, come Vittorio Fusari di Iseo o Marco Fadiga di Bologna, che sposano incondizionatamente lo spumante made in Italy.
Già, perché ormai i produttori del metodo classico, dislocati più che altro fra Trentino e Lombardia (Franciacorta), possono vantare etichette a dir poco eccellenti: accanto a grandi classici come Ferrari o Berlucchi, case come Bellavista (particolare il brut rosé), Ca’ del Bosco (ottimo l’Annamaria Clementi) o Contadi Castaldi (il delizioso Satèn) si stanno imponendo grazie alle loro bollicine sempre più di classe. Senza contare la recente nascita di ottimi spumanti biologici, come dimostra la produzione Barone Pizzini.
A suggellare il successo dello spumante made in Italy arriva uno speciale calice di cristallo: lo ha appena presentato la casa di produzione austriaca Riedel, battezzandolo Prosecco Conegliano Valdobbiadene. Il Prosecco, appunto. Dati il suo metodo e la sua acidità, tenetelo per l’aperitivo, non per pasteggiare.

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