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Panorama

Nelle nostre mani il destino del vino
Agronomo ed enologo determinano il destino di un vino. Al primo compete la coltivazione, fino al momento in cui l’uva entra in cantina, regno dell’enologo. “Qualità e caratteristiche del prodotto si pianificano nel campo, a partire dalla scelta dei terreni e dell’impianto del vigneto” spiega Maurizio Marmugi agronomo e direttore di Castello Banfi a Montalcino. “L’agronomo lavora a stretto contatto con l’enologo, con l’obiettivo di fornirgli uva della massima qualità.
“L’enologo interagisce con l’agronomo interpretando la materia prima senza avere in testa un progetto predefinito” aggiunge Marco Pallanti della fattoria di Ama in Chianti, enologo del 2003 secondo la guida del Gambero rosso. “Con questo clima il fattore umano è essenziale per il colore e la struttura dei vini”.

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