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Panorama

Rinascimento Toscano. Arezzo, Massa Carrata, Lucca: zone in ascesa ... Per la Toscana il rinascimento enologico italiano avviatosi ai primi degli anni ’80 non ha significato soltanto la consacrazione delle sue zone di produzione più anticamente vocate. Accanto alla provincia di Siena, patria del Chianti Classico, del Brunello e del Nobile, e di mille supertuscan, accanto alla provincia di Grosseto con Bolgheri, la Maremma, il Morellino e i grandi Cabernet, ecco l’ascesa di nuove altre province: Arezzo, Massa Carrara, Lucca. Nell’aretino, il Chianti prende polpa e colore ad ogni nuova annata, e qui varietà esotiche e internazionali come il Syrah trovano la zona ideale.

E’ il caso del cru Il Bosco dell’azienda Tenimenti Luigi D’Alessandro, un campione di concentrazione, souplesse e integrità enologica che si è imposto nelle ultime vendemmie come la migliore versione regionale di questo vitigno tanto celebre in Australia.

Massa Carrara stupisce, da un paio d’anni, con i magnifici vini dell’azienda Cima: maturazione e concentrazione stupende in rossi di caratura internazionale come il Merlot Montervo e il Sangiovese Romalbo.

Lucca, infine, si impone come zona ottima per i bianchi, con vini ricchi di corpo e fragranti in aroma. Qui emerge l’azienda Terre del Sillabo: il suo Sauvignon Gana, così come il suo Chardonnay Spante, rivelano ricchezza estrattiva, morbidezza e integrità enologica di una classe assolutamente superiore ...

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