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Panorama

Storie di vino - Lussuoso, anzi solenne. Dopo decenni di latitanza, ricompare il Pignacolusse, rosso veneto ... Venezia Giulia, nome dolcissimo. Il Triveneto ha vini superbi, ma se guardi le etichette vedrai tre provenienze: Veneto, Friuli, Trentino. Più raro trovare la Venezia Giulia, romantico e lacerato confine orientale della nazione. Si spiega dunque l’animo bendisposto all’assaggio delle ultime creature di Silvio Jermann, che tiene la sua azienda in provincia di Gorizia. Pensando a questo vecchio abbonato ai Tre Bicchieri del Gambero Rosso, si pensa subito al suo prodotto di successo. Il Vintage Tunina. Non conosco personalmente l’uomo, proprietario e vignaiolo di se stesso. Me lo immagino a sperimentare qualsiasi cosa pur di raggiungere l’eccellenza nei modi più consueti. Si prenda dunque il Vintage Tunina, che ho assaggiato di nuovo domenica scorsa in un’altissima tavola istituzionale. C’è di tutto in questa bottiglia che mi guarda altezzosa: Sauvignon e Chardonnay, Ribolla Gialla e Malvasia Istriana, perfino uno spruzzo del vecchio e caro Picolit. Bene, Jerman miscela il tutto nei suoi alambicchi cerebrali e vien fuori un vino foresto, ma pieno di sé: solido nei suoi 13 gradi e mezzo, profumato fino all’eccellenza, corposo come un Falstaff dei bianchi. Un capolavoro. Eppure, stavolta credo che il cuore di Jermann batta più forte per un altro vino, che rischia di diventare il migliore della casa. E’ un rosso, si chiama Pignacolusse, stramba fusione dell’uva Pignolo e del nome catastale del vigneto. In azienda ricordano che negli anni 30 un certo professor Dal masso descriveva il Pignolo come un tipo singolare di vino, di lusso.
Adesso che ricompare come Pignacolusse, questo vino è lussuoso sul serio: splendido al gusto, solenne fino a intimidire. In attesa di assaggiare le nuove alambiccherie di Jermann (un uvaggio di Pinot Nero e Franconia dal nome provocatorio di Blau & Blau Mjzzu) e mentre segnalo che il Muller Thurgau rappresenta al mio palato la fascia bassa della casa, consiglio il Capo Martino 2002 (Tocai, Pinot Bianco). Malvasia Istriana con la solita scorza di Picolit) che ha grande struttura, che porta, come del resto il Vintage Tunina, fuori del solito abbinamento di pesce. Fresco il Sauvignon 2003. Più riservato dei confratelli d’area, ma di gran caratura.

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