02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Panorama

Vademecum dello champagnomane. Gli «chef du cave», enologi delle più importanti marche di champagne, ritratti da Figaro Magazine
Lo spumante per stupire gli amici, quello per sedurre la notte di Capodanno, quello per brindare con i colleghi e qualche consiglio per comprare al prezzo giusto le bottiglie giuste ... C'è chi odia le bollicine. Ma pure coloro che non le possono soffrire, che considerano spumanti e champagne responsabili di tracolli finanziari (quando li compri) e acidità di stomaco (quando li bevi), a dicembre devono piegarsi. Amici, parenti, figli, amanti, colleghi, tutti reclamano il botto. È un dovere sociale: chi rifiuta il vino spumeggiante rischia l'emarginazione. Dunque, bisogna attrezzarsi. Rassegnandosi a spendere perché altrimenti il giorno dopo non bisogna lamentarsi per il mal di testa: bere meno ma bere meglio è uno slogan vecchio che dopo certe libagioni torna di prepotente attualità. Bisogna pensarci prima, anche per affrontare la prova enoteca con le idee chiare. Ci sono commercianti che sembrano aspettare al varco il cliente di fine anno (dicesi cliente di fine anno colui che per 11 mesi si rifornisce al supermercato e solo a dicembre fa il grande passo entrando in un negozio specializzato) per convincerli a comprare quello che vogliono loro. E visto che per spumanti e champagne si spendono ormai cifre discrete, meglio sapere cosa acquistare.Primo avvertimento, i prezzi: sono dannatamente variabili. La stessa bottiglia di Cristal 1997, oggetto del desiderio di milioni di champagnomani in giro per il mondo, costa 100 euro in un'enoteca defilata di Parma e 153 nel reparto vini di un grande tempio alimentare nel centro di Milano. Sarà un caso limite, ma non è certo isolato. Un modo per limitare i danni è, per una volta, decidere di fare i patrioti, scegliendo Italia e non Francia: a parità di livello lo spumante costa meno, su questo sono tutti o quasi tutti d'accordo, ma spesso è proprio il risparmio ad allontanare il consumatore occasionale, seguace del motto «più costa, più è buono». Del resto, in qualche strano modo, ha un po' ragione anche lui. Le bottiglie di fine anno si stappano per ragioni simboliche che poco hanno a che fare con la qualità (difficilissima da misurare). Pochi in Italia sono in grado di percepire la complessità di un Krug Clos du Mesnil, ma tutti rimarranno a bocca aperta saputo il prezzo: dai 400 euro in su, a seconda delle annate. E se uno voleva fare colpo sugli amici, certamente c'è riuscito. Ecco, gli amici. Per brindare è indispensabile essere in compagnia e partendo dalla tipologia dei convitati ecco una microguida alle bollicine di fine anno.

Amici - Se sono scrocconi, del genere che si volatilizza al momento del bisogno, si aspetteranno un Dom Perignon e quello sarà obbligatorio stappare, altrimenti penseranno che ve la passate male e non verranno più alle vostre feste. Gli amici sinceri apprezzeranno a prescindere dal prezzo. E vi faranno una gran festa se sceglierete l'Asprinio di Aversa Brut, ideale con i frutti di mare.

I dieci raccomandati

Cinque spumanti e cinque champagne per brindare a Natale scelti da Camillo Langone.

I dieci raccomandati

Cinque spumanti e cinque champagne per brindare a Natale scelti da Camillo Langone.

Prosecco Di Valdobbiadene Rive di San Floriano

Produttore: Nino Franco.Regione: Veneto.Prezzo in enoteca: 8,50 euro da Bigliardi. Perché: La sua cremosità zittisce coloro che il prosecco lo chiamano ancora «prosecchino».
Giulio Ferrari Riserva Del Fondatore

Produttore: Ferrari.Regione: Trentino.Prezzo in enoteca: 58 euro all'Istituto enologico italiano di Verona. Perché: È la Ferrari delle bollicine italiane.

Asprinio Di Aversa Brut

Produttore: I Borboni.Regione: Campania.Prezzo in enoteca: 6,50 euro all'Enoteca Partenopea (Napoli).Perché: L'aroma ricorda i limoni di Sorrento, è ideale con le ostriche.

La Scolca Brut d'antan

Produttore: La Scolca.Regione: Piemonte.Prezzo in enoteca: 11,50 da Cavallito (Torino). Perché: Dimostra che per fare un grande spumante non è necessario il solito vitigno Chardonnay.

Asti Metodo Classico De Miranda

Produttore: Contratto.Regione: Piemonte.Prezzo in enoteca: 31 euro da Costantini (Roma). Perché: Pandori e panettoni vanno abbinati a uno spumante dolce, meglio se buono.

Cristal

Produttore: Louis Roederer.Prezzo in enoteca: 120 euro da Miceli (Palermo). Perché: Quentin Tarantino in Four rooms ha detto: «Questo è Cristal! A me fa schifo lo champagne ma questo è Cristal! È schifosamente buono!»

Jacques Selosse Extra Brut

Produttore: Jacques Selosse

Prezzo in enoteca: 86 euro da Hi-fi (Parma). Perché: Selosse produce solo 47.000 bottiglie (una bazzecola nel mondo gigantistico dello champagne) e se riuscite a trovarne una farete parte di una élite.

Krug Clos Du Mesnil 1988

Produttore: Krug.Prezzo in enoteca: 420 euro da Peck (Milano). Perché: Fra tanti non localizzabili, questo champagne ha un indirizzo, il Clos du Mesnil, noto vigneto recintato da mura.

Dom Perignon

Produttore: Moët & Chandon.Prezzo in enoteca: 120 euro da Peck (Milano).Perché: Le bollicine sono state inventate dall'italico Francesco Scacchi, ma nessuno gli ha dedicato una bottiglia, come al francese Pierre Perignon.

Billecart-Salmon Rosé Cuvée Elizabeth Salmon

Produttore: Billecart-Salmon.Prezzo in enoteca: 62 euro all'Enoteca Parlamento (Roma). Perché: Non è obbligatorio che lo champagne sia bianco. (arretrato di "Panorama" del 9 dicembre 2004)

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su