Panorama

Storie di vino: Per amore, solo per amore. Un vignaiolo abruzzese, una compagna di cantina e vini di livello ... Quando Gianni Masciarelli, dalla sua cantina di San Martino sulla Marrucina, in provincia di Chieti, salì per la prima volta ai vertici dell’enologia nazionale, gli raccomandai, da abruzzese ad abruzzese, di dimenticarsene. Per noi la vita è dura, gli dissi: Edoardo Valentini è un mito da decenni e lo lasciano in pace. Ma se cominciano a crescere gli altri … Conserva dunque l’umiltà della sua terra, non montarti mai la testa e non sparare sui prezzi. Con gli occhi bassi farai parecchia strada. Masciarelli annuì, non so se per cortesia o per convinzione. Fatto sta che ha continuato a lavorare come un mulo basando solo sulla qualità e oggi non è più un fenomeno: è una garanzia. Ci pensavo assaggiando per la prima volta il suo Chardonnay, intitolato alla moglie e compagna di cantina Marina Cvetic (quanto amore deve esserci dietro questa etichetta impronunciabile!).

Tutti fanno Chardonnay, ma questo è diverso. Più profumato e allegro al primo sorso, diventa pieno e robusto al terzo. Masciarelli non sarebbe comunque un abruzzese doc se non desse il meglio di sé nel Montepulciano e nel Trebbiano. Il Villa Gemma 2000 è una sinfonia perfetta.

L’ho accompagnato con i marroni inviatimi per Natale da Nicola Fusaro, ineguagliabile caldarrostaio di Bologna, ed è partita la bottiglia. Questo gran rosso è centrale nel gusto e nell’equilibrio. Parte con la morbidezza dei violini tipica dei colleghi del Nord-Est ed esplode nella solennità degli ottoni caratteristica dei grandi rossi meridionali.

Assai intrigante, per gli amanti dei vini insoliti, il Trebbiano Marina Cvetic. Vino difficilissimo da fare, a questi livelli, e piacevolissimo da bere con grande complicità.