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Panorama

Tutti i bidoni nel piatto… Dilagano i prodotti tipici. Ma non sempre il marchio di qualità dice tutto quel che c’è da sapere sull’origine degli alimenti garantiti. Che possono nascondere qualche sgradevole sorpresa. Truffa in bottiglia. In Toscana, Nas dei carabinieri e Guardia di Finanza hanno sequestrato 70 mila ettolitri di Chianti Classico (l’intera produzione vinicola dal 2001 al 2004) di un importante azienda del settore. Due arresti, per ora, e l’accusa di aver tagliato il vino docg con altro arrivato da Puglia e Calabria con decine di cisterne. I vigneti toscani registrati a produzione docg erano occupati da boschi e pascoli. Germania, beffa in bottiglia. Edgar Schatzler produce un raffinato Riesling in piccole quantità nella sua tenuta nella Valle del Reno. Stufo di trovarsi nei discount milioni di bottiglie Riesling etichettate ufficialmente come “Qualitas Wein” (il doc tedesco), e venute a poco più di un euro, l’enologo ha messo alla prova gli uffici tedeschi e Ue che assegnano i bollini di controllo. Ha imbottigliato con la sua etichetta una serie di vini di bassa qualità acquistati nei discount e provenienti da Ungheria, Romania e Sud Africa e li ha mandati per il controllo annuale agli uffici responsabili. Il risultato? Ne è stata confermata la qualità e l’origine ed è stata rilasciata senza esitazioni l’ambita denominazione. “Uno scandalo” afferma Schatzler, che accusa le autorità di svolgere gli esami in modo superficiale o di non svolgerli affatto (arretrato del 3 novembre 2005).

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