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Panorama

Flirt di-vini - L’ultima di Depardieu. Gérard ama la vite americana. Si chiama Clementine e come lui ha una grande passione per i rosso. Che li sta portando a spasso per la Sicilia ... Il paparazzo li ha colti mentre tubano davanti all’Hotel de Russie di Roma. Lui è Gerard Depardieu, attore francese con la passione per il vino (ha due aziende in Francia, una in Marocco e un’altra che condivide con Carole Bouquet e Pantelleria); lei è la sua nuova fiamma, Clementina Igou, americana (è californiana ma ormai parla benissimo l’italiano) nonostante il nome, anzi proveniente da una delle famiglie più in vista degli Usa.

Clementine, anzi “Clementain”, come viene chiamata dai suoi amici vignaioli Gelasio Gaetani Lovatelli e Ferdinando Miceli, potrebbe essere la donna perfetta per Gérard: “Depardieu mi ha confidato di non voler fare più l’attore a tempo pieno per dedicarsi al vino”, racconta Gaetani Lovatelli che ha incontrato l’attore a Roma l’11 febbraio proprio per parlare di vino. La graziosa Igou, 28 anni, lavora nello stesso ambiente per due anni, fino a maggio nel 2005, è stata direttrice del marketing estero nei Tenimenti Luigi d’Alessandro di Cortona, in provincia di Arezzo, azienda vinicola per l’eccellente Syrah.
Proprio i due anni passati da Igou nella tediosa Cortona sarebbero causa dell’incontro con Gérard: “Lì non succede molto” racconta Ferdinando Miceli, titolare dell’azienda Castello di Montalcino. “Clementine era stanca della campagna e quando le hanno offerto di lavorare a Parigi per importante chateau bordolese ha accettato”. Sembra che i due si siano incontrati e piaciuti proprio in uno dei due ristoranti che Depardieu ha aperto a due passi dall’Opéra.
Ora la neocoppia è in Sicilia per un tour a metà tra una luna di miele e un viaggio di lavoro: hanno in agenda incontri con i due produttori siciliani Planeta e Tasca d’Almerita. Forse per comprare terreni?

Di certo l’azienda condivisa con Carole Bouquet a Pantelleria rimarrà a quest’ultima che sta costruendo una cantina. Ma Bouquet, in quanto a competenze vinicole, è molto inferiore all’americana: ora viene fuori che il suo passito lo aveva prodotto e imbottigliato Salvatore Valenza nella sua tenuta di Valle Monastero. “E’ la verità, sta scritto anche sull’etichetta” ridacchia lui. Il produttore dantesco non mette in dubbio le conoscenze vinicole di Depardieu (“Un grande esperto, sia di rossi sia di passito”), ma sull’arte dell’esile Carole dà invece una pennellata di ironia siciliana: “Fino a poco tempo fa non avrebbe saputo riconoscere una pianta di capperi da una vite”.

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