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Panorama

Aggiungi un dubbio a tavola … Vino. Uno o due bicchieri di rosso al giorno prevengono le malattie cardiovascolari. Una certezza che viene dagli studi sul cosiddetto paradosso francese: in Francia si consumano molti grassi saturi ma grazie probabilmente al vino l’incidenza di ictus e infarto è contenuta. Oggi questa conclusione mal si concilia con le campagne per ridurre il contenuto di alcol. All’ultimo congresso della Wonca, associazione che riunisce i medici di famiglia di tutto il mondo, gli esperti si sono chiesti se è lecito invitare i pazienti astemi a bere la modica quantità di vino consigliata. La risposta è stata negativa, perché l’alcolismo che colpisce soprattutto giovani e anziani, costituisce un rischio maggiore del beneficio cardiovascolare. Anche se un uso moderato di alcol secondo uno studio su Neurology sembra dimostrare che preservi la funzionalità del cervello negli over 70. “Il bicchiere a pasto fa bene all’uomo sopra i 50 anni e alla donna sopra i 60, quando il rischio cardiovascolare è più elevato. Non serve bere vino in giovane età” afferma l’epidemiologo Carlo La Vecchia. Le donne dovrebbero limitarsi ad un bicchiere solo, perché il loro organismo metabolizza gli alcolici con più difficoltà rispetto all’uomo. Inoltre in agguato c’è il tumore al seno cui il consumo di alcol (se alto) sembra correlato.
Autore: Gianna Milano e Daniela Ovadia

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