Panorama

Semplicemente Soave ... Il più economico è il migliore di casa Gini... Ci sono cantine che meritano la citazione per un solo vino. Alcune (valga per tutte Incisa della Rocchetta col Sassicaia) si sono identificate con una sola etichetta per decenni. Altre ne hanno prodotte molte, ma hanno in una il loro simbolo. Dopo il paragone col Sassicaia, uno dei migliori vini del mondo, qualcuno salterà sulla sedia se cito il Soave Classico di Sandro e Claudio Gini. Certo i due vini si muovono su mondi completamente diversi: eppure, dopo aver assaggiato di Gini vini più blasonati, mi sono convinto che quest’azienda merita la medaglia proprio per il suo vino più semplice ed economico (13-14 euro in enoteca).
È un vino che ha le caratteristiche del Soave migliore: pieno, curato. tonico, trasparente, equilibrato. Quel che ci si aspetta da un bel bianco da tutto pasto: l’altro giorno l’ho accompagnato a un piatto di carne bianca e andava benissimo. Naturalmente Gini si è impegnato anche su un Soave di classe superiore: Il Contrada Salvarenza (ho assaggiato il Vecchie Vigne del ‘94) ha il profumo solenne e un sapore austero e pastoso (20-22 euro). La mia carne bianca l’avrebbe sposato volentieri, ma il mio cuore è per il fratello minore. Nel Pinot Nero Campo delle More (25-30 euro) ho trovato una robustezza che lo rende più adatto a un pubblico maschile che a quello femminile tradizionalmente meglio disposto verso questo vitigno.
Gini produce anche buoni vini da fine pasto. Il Recioto di Soave Col Foscarin (20 euro la mezza bottiglia) garantisce una onesta conclusione. Se si può spendere il doppio, il Renobilis è un Recioto di Soave di grandissima classe, un piccolo Sauternes italiano. Ma quel semplicissimo Soave di base, ultimo della Casa, merita proprio l’applauso.