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Panorama

Rossi e bianchi aristocratici ... Internazionali le 40 etichette Castel Turmhof in Alto Adige... Faccio ammenda. Soltanto leggendo la bella rubrica enologica del Financial Times ho scoperto l’esistenza di tre aziende dell’Alto Adige che ignoravo. Una è gestita dai fratelli Herbert e Christof Tiefenbrunner, ultimi esponenti di una famiglia che da generazioni abita nel castello Turmhof, solenne maniero del XII secolo che domina le celebrate vigne di Cortaccia. Nella sterminata produzione di questa azienda (circa 40 le etichette) ho scelto sei vini, tre bianchi e tre rossi.
Tra i bianchi mi ha colpito il Gewurztraminer Castel Turmhof 2006 (18 euro in enoteca), di produzione limitata. È un vino seducente perché mantiene la testa sulle spalle senza troppi sdilinquimenti aromatici. Più svenevole, e meno convincente, il Pinot bianco e grigio (al 50 per cento) Cuvée Anna del 2006 (13 euro circa in enoteca). Va servito freddissimo per farlo rinvenire. Indossa uno smoking assai ben tagliato il Muller Thurgau Feldmarshall, in produzione limitata a poco meno di 18 euro in enoteca: vino molto elegante di taglio internazionale. Come spesso per i rossi altoatesini, anche questi sono di alta qualità e di prezzo adeguato. Quello che mi ha convinto di più è il Lagrein ‘04, adatto all’estate e al palato femminile (18 euro in enoteca). Ottimo anche il Cabernet Sauvignon Linticlarus (22 euro in enoteca): scuro e aristocratico. Appena una tacca sotto il Pinot nero, altro vino da noi molto amato: bel colore. profumo intrigante, sapore corretto.

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