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Panorama

Vitigno del Sud con sfumatura internazionale ... Ho conosciuto Mimmo Rotella poco prima che morisse. Frediano Farsetti aveva dato a Cortina una cena in suo onore e il maestro se ne stava rincantucciato in un angolo, parco di parole ma carico di storia e di gloria. Fa bene dunque il Museo delle arti di Catanzaro a scegliere le lamiere i Rotella per la propria inaugurazione. Ed è giusto abbinare alla complessità e alla suggestione artistica di questo grande maestro i vini di un’azienda della provincia di Catanzaro che ha rilanciato alla grande l’enologia calabrese celebre, mi ricorda giustamente Alessandro Costantini della Odoardi, fin dai tempi dell’antica Roma.

Una caratteristica dell’azienda è di valorizzare i vitigni locali, aggiungendo quelli internazionali, come la sbavatura di zucchero sui bicchieri dell’Aperol o la fetta di limone per ammorbidire un tè troppo forte.
Prendiamo i due vini d’eccellenza di casa Odoardi: il Vigna Garrone è fatto per L’80% per cento di uve Gaglioppo con una aggiunta di Nerello Cappuccio e appena un 10 per cento diviso da Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot. È un vino, come usa dire, profondo e autorevole, ma con la piacevolissima bevibilità un tempo sconosciuta ai vini meridionali.

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