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Panorama

Bianchi profumati e rossi austeri targati Svizzera ... Come si beve a Locarno? Che cosa possono aspettarsi gli appassionati italiani di cinema mescolati tra i 190 mila spettatori che ogni anno in agosto affollano la città svizzera crogiolo di tre culture? Anche in Svizzera il vino l’hanno portato i romani. Le zone meridionali sono, com’è ovvio, quelle climaticamente più adatte: il Canton Ticino e il Vallese, area quest’ultima particolarmente ricca di vitigni.
Il bianco classico che vi offrono quando chiedete un “balon de blanc” per accompagnare una specie di bresaola che fanno qui è il Pendant. Naturalmente c’è Pendant e Pendant. Quello che ho assaggiato in questi giorni è firmato Beudon, annata 2003, costa una trentina di euro ed è un vino delizioso e profumato, con note liriche alte, consigliato per fritture di pesce e formaggi non stagionati.
Passando al Canton Ticino, molto buono il Merlot di Tamborini a Comano: colpiscono l’equilibrio e l’assenza di coda che guasta tanti confratelli italiani di medio pregio. Un altro buon Merlot (Sassi Grossi 2004, 27 euro) lo fa Gialdi a Mendrisio. Più austero e serioso di quello di Tamborini, direi senza sorriso. Insomma, chi va al cinema a Locarno non deve portarsi il vino da casa.

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