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Panorama

Questo nebbiolo è un’opera d’arte ... E dire che a Matteo Correggia, quando
nell’85 ereditò l’azienda agricola paterna, avevano raccontato che nel Roero (Piemonte meridionale, zona Tanaro) non sarebbero mai venuti grandi vini. Lui tirò dritto e, ora che è scomparso,
sua moglie Omelia conduce una delle migliori
aziende italiane. Chi va dunque a guardarsi gli abiti di Capucci e le armature dei samurai a Caraglio (Cuneo) per il buon vino faccia tappa qui. Chi ama i grandi piemontesi può inebriarsi col Roero Ròche d’Ampsej (nebbiolo in purezza): profumo e sapore insieme antico e moderno, come un quadro rinascimentale restaurato. Il Nebbiolo d’Alba Val dei Preti appena aperto mi aveva
lasciato freddo. Dopo qualche ora era portentoso.
Il vino che mi ha più colpito è tuttavia il Langhe rosso Le Marne Grigie 2004: frutto quasi paritario di cinque nobili vitigni, ha la potenza e l’armonia delle Frecce tricolori che si fondono e si dividono con rara maestria. Bella la Barbera la Marun 2006 dal
retrogusto baritonale. Sorprendente il Sauvignon Blanc in purezza Langhe bianco: grandissimo profumo e sapore che non delude (cantina@matteocorreggia.com). Roero Ròche d’Ampsej 35,00/38,00 euro; Barbera d’Alba Marun € 28,00/30,00; Langhe rosso Le Marne Grigie € 32,00; Nebbiolo d’Alba Val dei Preti € 28,00/30,00; Langhe bianco Matteo Correggia € 20,00.

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