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Panorama

Rossi corposi sulle pendici del Gran Sasso ... Dalle mie parti si vendemmia tardi. Intendo nella provincia dell’Aquila, ai cui margini si trova l’azienda Valle Reale di Popoli, che segnalo ai frequentatori del Sulmonacinema film festival (3-8 novembre). Qui le uve maturano all’inizio di novembre, mentre sul Monte Morrone, dove si ritirò Celestino V, compare la prima neve. Leonardo Pizzolo si presenta come “uno dei tre ragazzi appassionati di viticoltura di montagna” che presto scriveranno sull’etichetta di un loro Montepulciano “fatto con uve provenienti dalle pendici del Gran Sasso”. Ben fatto! Della Valle Reale ho assaggiato quattro Montepulciano d’Abruzzo, tre rossi e un delizioso Cerasuolo, un bel rosato corposo come usa adesso.

Tra i rossi, l’oscar del rapporto tra qualità e prezzo va al Vigne nuove 2007, ottimo da tutto pasto. Finalmente un Montepulciano che fa pensare al Gabriele D’Annunzio del Piacere più che a quello della Figlia di Iorio. Degnissimo il campione di casa, il San Callisto 2005, adatto a pasti più importanti. Piacevole il vino di mezzo, il Valle Reale 2006. Una tacca sotto il Trebbiano, che pure ha un corretto rapporto qualità/prezzo (info@vallereale.it).

In enoteca: Montepulciano d’Abruzzo Vigne nuove 7 euro, Trebbiano d’Abruzzo Vigne nuove 6,50 euro, Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo Vigne nuove 6,50 euro, Montepulciano d’Abruzzo Valle Reale 14 euro, Montepulciano San Calisto 26 euro.

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