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Allegrini 2024

Panorama

Come si diventa eleganti in barrique ... Chissà se ai futuristi sarebbero piaciuti i vini di Giorgio Anselmet, produttore valdostano di Villeneuve. Chi va ad Aosta, alla mostra per il centenario del Futurismo, per assaporare l’ambiente assaggi questi vini pieni di fantasia. Alla tecnica futurista mi ha fatto pensare il Prisonnier, frutto di quattro vitigni: al profumo sembra dissociato, come certi quadri di Balla o Boccioni alla prima occhiata. Ma lasciandolo respirare prende forma e armonia e, pur non raggiungendo i livelli dei capolavori futuristi, ha un gusto garbatamente pastoso. Il vino migliore della casa è tuttavia lo chardonnay maturato in barrique. Nonostante la giovane età (2007) versatelo in un bicchiere grande che gli dia molo di esprimere a fondo la sua eleganza: l’uso della barrique è di raro equilibrio. Ottimo il Traminer aromatico in purezza Stéphanie: nonostante l’alta gradazione (14,5) sposa bene bevibilità e autorevolezza. Il Torrette Superiore (Petite Rouge, Cornalin, Fumin) è lieve e piacevole con un retrogusto perfino migliore del gusto. Il Broblan, complesso e piacevole, è un buon rosso da tutto pasto. Meno coinvolgente il Merlot Le Pellerin, che pure ha un bel retrogusto. Deludente il Pinot Noir (anselmet@vievini.it).
In enoteca: Prisonnier V.d.t 40 euro; Chardonnay 13,50 euro; Stephanie 14 euro; Torrette Superiore 16,50 euro; Broblan 18 euro; Le Pellem 22 euro; Pinot Noir 19,50 euro.

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