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Panorama

Chardonnay e Friulano solidi e chiari ... Il lettore prenda con le molle quanto sto per dirgli. Brandino Brandolini D’Adda ha compiuto nel 1985 una importante ristrutturazione delle aziende vinicole che la famiglia possiede dal ’700 in provincia di Pordenone, dopo avere smesso l’arme della gloriosa Repubblica veneta. Giusto dunque rivolgersi a lui per accompagnare il festival Le voci dell’inchiesta. L’azienda più prestigiosa di Brandolini è la Vistorta che produce un solo vino di gran nome, un Merlot in purezza premiato dal Gambero rosso col massimo dei voti. Nonostante il prezzo corretto per un vino così blasonato, il Merlot 2006 non mi ha emozionato. Per questo l’etichetta illustrata è del vino più a buon mercato dell’altra azienda di Brandolini, lo Chardonnay 2007: solido e chiaro, senza gli sdilinquimenti dei confratelli, talvolta virtuosi, talaltra no. Eccellente il rapporto qualità/prezzo, come
per il Friulano, un bel tocai fresco e con le spalle robuste.
E per il Sauvignon, profumato, aspro, gradevole. Deludente, tra i bianchi, il Traminer aromatico. Fra i rossi, segnalo
il Treanni, uvaggio di Refosco, Cabernet Franc e Merlot, vino dall’accento forte, pur senza picchi.
Per il Vistorta, spero di ricredermi (vistorta@vistorta.it).
In enoteca: Merlot Vistorta 18,50 euro; Treanni 12,50 euro; Chardonnay 7,30 euro; Sauvignon 8,60 euro; Friulano 8,60 euro; Traminer aromatico 9,00 euro.

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