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Allegrini 2024

Panorama

Bianco e rosso, gemelli diversi ... Come potevo non scegliere un’azienda che si chiana Les Cretes (Le creste) per abbinarla alla mostra valdostana Verso l’Alto. L’ascesa come esperienza del sacro? Da molti anni Costantino Charrère ha fatto decollare i suoi vini di Aymavilles. Tutta la mia ammirazione per avere consentito di vendere a soli 10 euro in enoteca un magnifico vino da tutto pasto come il Torrette (uvaggio di Petit rouge al 70 per cento e di vari ceppi autoctoni al 30 per cento). Naturalmente l’eccellenza sta nella fascia alta della produzione, cominciando da un bianco e da un rosso che pur diversissimi mi paiono per tanti tratti gemelli. Il bianco è il celeste Chardonnay Cuvée bois: grandissima classe per il suo garbo insinuante. Il rosso è il Fumin (vitigno omonimo in purezza): grande vino per soddisfare un intero pasto. Un po’
duro il Syrah in purezza Còteau La Tour, mentre un ottimo
rapporto qualità/prezzo va riconosciuto anche al Vin de la
Sabla, in cui il felice uvaggio di quattro vitigni produce un
sapore garbato del genere Pinot noir. Magnifico per la conclusione il Les Abeilles (Muscat Petit grain 100 per cento da
uve stramature): l’allegro sentore di frutta esplode in bocca per allargarsi in un sapore sempre più raffinato (info@lescretes.it). In enoteca: Torrette 10
euro; Chardonnay Cuvée bois 33
euro; Fumin 23 euro; Còteau La
Tour 18,50 euro; Vin de la Sabla 13
euro; Les Abeilles 22 euro.

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