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Panorama

Tavoli che si illuminano e si sfogliano come lo schermo dell’iPhone. Piatti che arrivano volando, cyber sommelier e camerieri robot. Da Londra a New York, l’alta tecnologia sta trasformando i ristoranti e le abitudini di chi li frequenta. E su Facebook impazza una nuova mania: 10 milioni di persone (gli italiani sono 1.700) hanno aperto una trattoria virtuale. Dove gli amici vengono assunti come chef... ...Internet non è la sola risorsa dei ristoranti targati futuro. La Microsoft di Bill Gates ha inventato un tavolo speciale chiamato Surface, già adottato dalla catena Sheraton e da alcuni casinò di Las Vegas. Basta appoggiare una bottiglia di vino sul tavolo perché questo, magicamente, si illumini e mostri in stile Minority Report le informazioni su quella bottiglia: dal vitigno utilizzato alle proprietà organolettiche dell’uva. Un colpo di polpastrello e sul tavolo compare la mappa di Google con la foto satellitare del vigneto.
Se i menù di carta sono destinati alla pensione, sostituiti da schermi sensibili al tatto, anche i camerieri sono a rischio estinzione. Per esempio, da Clo a New York (www.clowines.com), wine bar al quarto piano dei Time Warner center, il sommelier è virtuale. La lista dei vini è proiettata dal soffitto sul tavolo, che si attiva sfiorandolo. Si sfoglia passandoci sopra il dito, proprio come si fa con l’iPhone della Apple, si leggono le offerte del giorno, i vitigni, le annate, i prezzi. Dopo aver scelto, con il bicchiere e la card forniti all’ingresso si va alla parete dove un distributore automatico mesce il nettare d’uva alla giusta temperatura. Si sorseggia, mentre si ammira il Central Park. Dress code: informale chic.
È il locale più chiacchierato e ambito della città. Tanto che Alain Ducasse per Adour, il suo ristorante newyorkese al St.Regis Hotel, ha adottato una carta dei vini digitale dove dai pixel del display ultrapiatto fanciulle filiformi e giovanotti rampanti esaminano le descrizioni di oltre 100 etichette disponibili al bicchiere (www.adour-stregis.com)...

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