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Panorama

Storie di vini ... Garbo meridionale nei rossi del Salento... Mario Sironi fu pittore inquieto. Grafico estroso, a lungo non amato per i suoi trascorsi fascisti, difficilmente fa apparire il sorriso nei suoi dipinti, a cominciare dai colori spesso cupi. Ma fu uomo di genio. Chi va a Brindisi per la mostra che gli viene dedicata nelle prossime settimane non perda il sorriso dei vini godibilissimi dell’azienda Due Palme del vicino Cellino San Marco. Quando accade di occuparsi di un’azienda cooperativa in campo vinicolo (specie con 850 soci come in questo caso) c’è un po’ di diffidenza sul risultato finale. Con Due Palme vale la pena di ricredersi, soprattutto per il correttissimo rapporto tra qualità e prezzo. Il vino più rappresentativo è il Salice Salentino Selvarossa riserva. Lasciatelo respirare: vi ripagherà con un accento meridionale garbato e profondo e con una allegra bevibilità. I risultati più sorprendenti vengono tuttavia da altri due rossi da 8 euro ciascuno. Il Brindisi rosso, di cui ho assaggiato l’annata 2004, è freschissimo e fragrante come lo Squinzano rosso, allegro e gratificante. Entrambi hanno una base di Negroamaro corretto da Malvasia nera. Un gradino più in basso il Serre (Susumaniello in purezza). Rotondo e molto gradevole il Fiano Bagnara (info@cantineduepalme.it). In enoteca: Salice Salentino Selvarossa riserva 15 euro; Brindisi rosso 8 euro; Squinzano rosso 8 euro; Serre rosso 9 euro; Bagnara Fiano Salento 9 euro.

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