Panorama

Storie di vini ... I grandi bianchi non hanno confini... Quando mi trasferii a Roma, 40 anni fa, cominciai a ordinare i vini bianchi all’azienda di Livio Felluga. Erano di buona qualità, ma
con un costo alla portata di un praticante giornalista. Non avrei mai immaginato che un giorno, nel confronto tra i vini italiani e francesi d’eccellenza, un vino di Felluga, il Terre Alte del 2002, avrebbe conquistato la palma del migliore insieme con un grandissimo francese. Alla degustazione promossa dall’Ais di Franco Ricci questo vino fatto per metà di Tocai e per metà di Pinot bianco e Sauvignon, ha colpito per la sinfonia del retrogusto. Alla pari, nel mio ininfluente giudizio, lo Châteauneuf du Pape blanc vieilles vignes 2007 dello Château de Beaucastel: eccezionale per discrezione e potenza, carattere e seduzione. Pari anche per il secondo posto. L’italiano è lo Chardonnay Löwengang Alois Lageder 96, freschissimo, raffinato e molto coinvolgente. Il francese è addirittura lo Chevalier Montrachet grand cru Domaine Leflaive 2002, troppo noto e blasonato per scendere in dettagli. Le due posizioni dimostrano che la differenza di prezzo spesso non vale la differenza di qualità. Emozionante l’assaggio del Terlaner Pinot bianco ’87 della CantinaTerlano, che lascia invecchiare sapientemente i suoi bianchi. Questo è un vino davvero perfetto. La famiglia Henriot, notissima produttrice di Champagne, ha dimostrato di saperci fare anche con lo Chablis. Notevolissimo il Grand cru Les Clos 2002.

Prezzi indicativi di vendita in enoteca: Terre Alte2002 - Livio Felluga 82,50 euro. Châteauneuf du Pape blanc vieilles vignes 2007 - Château de Beaucastel 165 euro. Chardonnay Löwengang Alois Lageder 96 67,50 euro. Chevalier Montrachet grand cru Domaine Leflaive 2002 480 euro. Terlaner Pinot bianco ’87 - Cantina Terlano 150 euro. Chablis Grand cru Les Clos 2002 157 euro.