02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Panorama

... Per il vino nuove etichette e filosofia “slow” ... Il settore prepara alcune novità mentre l’annata si presenta buona, con un aumento delle vendite sui mercati esteri... Era il 1987 e a sfidare le Langhe pensarono il parroco e la maestra di Castagnole Monferrato. Don Gino Cauda e Lidia Bianco volevano il doc per il rosso aromatico che mescevano nei giorni di festa, il Ruché. Dando così inizio a una nuova gloriosa storia fra i pluripremiati vini piemontesi, una ricchezza da oltre 400 milioni di fatturato distribuiti tra eccellenze come Barbera, Barolo, Moscato e spumanti per un totale di 45 marchi doc e docg. “Il Ruché è un vitigno autoctono, dal gusto molto particolare e apprezzato” commenta Franco Morando, direttore generale dell’Azienda agricola Montalbera, vanto vitivinicolo del gruppo Morando, il colosso italiano del cibo per animali che sfida le multinazionali. “Ci abbiamo creduto subito e oggi ne siamo il primo produttore in assoluto con ben 55 ettari dedicati proprio al “principe rosso” del Monferrato. Piace? In Italia sicuramente il Ruché è un vino per iniziati, ma ha un suo pubblico in espansione e inizia a essere apprezzato in modo particolare dal mercato tedesco, il più reattivo tra i 18 paesi in cui esportiamo”. L’etichetta Montalbera (300 mila bottiglie di produzione annua) comprende anche Moscato d’Asti doc, ma orgoglio e cuore sono concentrati sul Ruché. “Quest’anno la guida dell’enologo Luca Maroni ha premiato la nostra etichetta 2009 con 99 punti su cento”. Produrre vino in Piemonte vale quasi un cavalierato. Non si spiegherebbe altrimenti la grande concentrazione di imprenditori che, come Morando, diversificano con la viticoltura. Uno su tutti: Oscar Farinetti, che dopo avere venduto la sua creatura Unieuro (supermercato dell’elettronica di consumo) si è inventato Eataly e si è comprato l’ex tenuta reale di Fontanafredda, nel cuore delle Langhe. Per non parlare di Massimo Gianolli, vicepresidente del gruppo biellese Ceneralfinance, che per riposarsi dalle fatiche della finanza ha rilanciato la tenuta di campagna di famiglia nel Veronese trasformandola nella Collina dei ciliegi: etichetta insignita del diploma di gran menzione al Vinitaly 2010 per l’Amarone annata 2005. “Le nostre attività core spaziano dall’anticipazione dei crediti alle aziende che ce li cedono al settore assicurativo, sino a quello dei servizi: un vortice economico da cui mi riposo pensando al mio progetto slow, ovvero la degustazione quotidiana vissuta come un intenso momento culturale” racconta Gianolli. E’ questa infatti l’idea del Club dei 100: un circuito di 100 enoteche selezionate che si impegnano a promuovere i vini della Collina dei ciliegi e a farsi coinvolgere in un programma di eventi letterari e artistici di accompagnamento. “Abbiamo pensato per loro anche interessanti agevolazioni: avranno
la cantina sempre rifornita dei nostri vini ma pagheranno soltanto il venduto”. Il resto lo dovrà dire l’annata 2010, annunciata come ottima e abbondante, ma con qualche distinzione. “La raccolta delle uve moscato è già terminata ed è stata effettivamente molto generosa per le quantità, ma assolutamente negli standard con riferimento alla qualità” riferisce Paolo Fontana, amministratore delegato della Fratelli Ganda, marchio di riferimento per lo Spumante d’Asti e il vino Moscato docg (65 milioni di fratturato). “La ricchezza del raccolto ci fa ben sperare, perché potremo soddisfare una domanda estera in crescita, in particolare negli Usa, in Russia e in Corea del Sud. Se invece però analizziamo il mercato dei rossi, allora il discorso cambia”. L’abbondanza delle uve, infatti, eccede la domanda di prodotto. “Per questo abbiamo ridotto i frutti sulle viti ancora prima della vendemmia, per abbassare i quantitativi ed essere più coerenti con il mercato”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su