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Panorama

Storie di vini ... Solido questo Vespa ... La prima volta che mi mandarono una bottiglia con l’etichetta Vespa, anni fa, pensai a uno scherzo. Scoprii invece che esiste un vino con quel nome ed è buonissimo, prodotto da una eccellente azienda friulana, la Bastianich. Lidia Bastianich vive da molti anni negli Stati Uniti, dove scrive libri di cucina di grande successo e conduce una trasmissione televisiva gastronomica. La famiglia possiede un’importante catena di ristoranti a NewYork cenando in quello più famoso, Del Posto, ho naturalmente bevuto Vespa bianco e rosso. Il bianco (Chardonnay e Sauvignon in parti uguali e un decimo di Picolit) è un vino solido e compatto e il Picolit è davvero la ciliegina sulla torta. Nel rosso (metà Merlot, metà Refosco e un p0’ di Cabernet) si avverte tutto il fascino della campagna nordorinentale in un vino strutturato, con un bel retrogusto. Tra i rossi il migliore è tuttavia un Calabrone. Se si pensa che il 70 per cento è fatto da Refosco, vitigno abitualmente scorbutico, si resta senza parole. E un violino, dove ti aspetteresti un contrabbasso. Morbido è dire poco e la raffinatezza si estende al retrogusto. Tornando ai bianchi, il Friulano Plus è un capolavoro. Tocai in purezza, prende dal 10 per cento di uve appassite un prezioso e inconfondibile quarto di nobiltà. Ottimi nel rapporto qualità-prezzo il Sauvignon e il Friulano delle Vigne Orsone.


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