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Panorama

Storie di vini ... Pecorino pizzuto ... Non so che vino si facesse nell’azienda Castorani alla fine del ‘700, come recita l’etichetta della casa. So bene invece quello che si fa da 10 anni, quando l’azienda di Jamo Trulli è stata rifondata con personale tutto abruzzese. Fa vini buonissimi con punte di eccellenza come il Rosso delle Colline pescaresi 2006 che porta il nome del fondatore. Si tratta di un Montepulciano in purezza lavorato con la stessa tecnica che si usa con il Valpolicella per produrre l’Amarone. Il risultato è davvero eccezionale: pastosità e raffinatezza dimostrano che la Figlia di brio ha fatto strada. A questa creatura dannunziana lasciavano pensare i vecchi Montepulciano, molto severi e perfino cupi. Lo Jarno ne è la splendida evoluzione Angelo Molisani, enologo dell’azienda, ha voluto inviarmi l’annata 2004 del Montepulciano Podere Castorani: vino rotondo e ancora fresco proposto nel giusto invecchiamento. Il Montepulciano di base (annata 2007), morbido più della media, apre la serie divini Castorani con un buonissimo rapporto tra qualità e prezzo. Questo vale per il Montepulciano Cadetto, ineccepibile per tutti i giorni e più conveniente e convincente dell’Amorino Casauria 2007. Tra i bianchi, da segnalare il Pecorino in purezza Amorino, tosto e pizzuto al punto giusto che ha reso felice la mia insalata di riso e di pollo e il garbato Chardonnay Le Paran.ze, anch’esso proposto a un prezzo molto incoraggiante

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