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Panorama

Storie di vini ... Un nero così incisivo ... Giuseppe Garibaldi doveva ancora decidere di cominciare il suo Risorgimento quando nel 1824 fui fondata a Casteldaccia (Palermo) l’azienda vinicola Duca di Salaparuta, ora gestita dal colosso Illva che fa l’Amaretto di Saronno. Con 10 milioni di bottiglie prodotte non si può pretendere il massimo, ma il duca Enrico merita ancora il punteggio più alto presso alcune guide importanti. Dobbiamo metterci d’accordo. Il Nero d’Avola, qui proposto in purezza, ha un prezzo troppo alto per essere proposto a un pubblico generalista. È invece consigliabile a chi ami le tonalità più forti e tradizionali del nobile vitigno. Dignitoso per chi ha gli stessi gusti anche nel vino di tutti i giorni il Passo delle Mule del 2009. La lavorazione del Nero in questa azienda è talmente incisiva che nel Triskelè questo vitigno azzera con la sua forza ogni tentativo di morbidezza del Merlot. Qui, in ogni caso, il prezzo è assai più incoraggiante che nel Nero. Finisce che il mio vino preferito è il Làvico 2008, Nerello Mascalese in purezza: equilibrato, garbato, timido senza eccedere e con un eccellente rapporto qualità-prezzo. Garbato, ma senza una personalità prorompente, il Pinot nero Nawàri. Migliori i risultati fra i bianchi. Il Bianca di Valguamera, Insolia del 2009, è molto elegante e con un solido retrogusto tipicamente siciliano. Sapido e piacevole il Kados (Grillo in purezza) con un prezzo più basso della qualità.

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