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Panorama

Estavino ... Le migliori bottiglie da bere sotto l’ombrellone … L’Ulisse di James Joyce è di certo un capolavoro da (ri)leggere, e il Brunello di Biondi Santi è un grandissimo vino; ma non me li porterei mai in spiaggia. In borsa, insieme al costume preferisco mettere l’ultimo Camilleri e a tavola sorseggiare vini non troppo impegnativi, flessibili quanto basta per andare d’accordo con lo stile eclettico del cibo estivo e le temperature. Questa piccola e ovviamente incompleta lista raccoglie alcune delle espressioni più piacevoli e fresche della grande tavolozza dei vini italiani di carattere. Per tutti, s’intende l’ultima annata disponibile sul mercato.


Vini rossi

Le regole per goderseli sono semplici. Meglio vini eleganti che potenti: meglio una Barbera che un Barolo anche se c’è un cosciotto di cervo. Un rosso non deve superare i 18 gradi, quindi se ci sono 35” farsi portare una glacette.

Colli orientali del Friuli Pinot nero Le due terre

Per molti appassionati è il paradigma del Pinot nero italiano:
ricco di sfumature ma piacevole e comprensibile anche per i palati meno esperti. E il vino da aprire quando si invitano gli amici per una grigliata mista o da ordinare con un piccione o un cosciotto d’agnello arrosto.

Bricco del Bosco Vecchie Vigne Grignolino del Monferrato Casalese Accomero

La massima espressione di eleganza mai raggiunta da un Grignolino, vino ingiustamente sottovalutato per molti anni. Un ideale rosso estivo, leggero, con seducenti profumi di ciliegia. Ideale per accompagnare tanto una cena elegante quanto salumi e frittate in un picnic.

Cirneco Nerello mascalese Terrazze dell’Etna

Nasce da un puzzle di piccoli terreni sul versante nord dell’Etna ed è uno dei più recenti colpi di fulmine di Luca Gardini, campione mondiale dei sommelier, che lo definisce il “Pinot nero italiano del Sud”. Da bere addirittura a 14 gradi per esaltarne la vena acida che lo rende magnifico, per esempio, sulla pasta con le sarde.

4.7.7 Syrah Alberto Longo

Era una cantina outsider, ora è una solida realtà. Questo Syrah di Alberto Longo, ultimo arrivato fra i grandi produttori di Puglia, è tra i migliori mai prodotti in Italia: morbido, speziato, con la freschezza necessaria per rinnovare il palato tra un boccone e l’altro di arrosti di maiale e tagli di carni grasse.


Vini rosati

Avevano due handicap: essere considerati vini al femminile e, più grave, essere capaci di procurare mal di testa. Oggi sono cresciuti in qualità e la loro natura trasversale li ha promossi a vini che sanno sostenere un intero pranzo.

Grayasusi etichetta argento Ceraudo

La via calabrese ai vini biologici e moderni ricavati dal Gaglioppo, uno dei vitigni bandiera calabresi in via d’estinzione, si scopre tutta in questo rosato tondo e persistente da sorseggiare con antipasti elaborati e con i primi piatti della cucina mediterranea, zuppe di legumi comprese.

Cerasuolo d’Abruzzo vigneto Sant’Eusanio Valle Reale

Beverina e gentile, ma di gran carattere, questa interpretazione del Cerasuolo d’Abruzzo.
Buono sempre con salumi e burrate, ricottine e caciotte, regge brillantemente le zuppe di pesce, dai brodetti dell’Adriatico alla bouillabaisse di Marsiglia.

I Frati Chiaretto del Garda Ca’ dei Frati

Rosa tenue, fragrante, delicatissimo, con una sottile vena dolce che ne equilibra la benvenuta acidità, è un vino “a tutto piacere” e a tutto snack, che non si cesserebbe mai di sorseggiare, ben fresco, anche nei giorni di massima calura.

Unico Merlot chiaretto terre di Chieti Tenuta Ulisse

Un rosato naturale, senza solfiti, prodotto ghiacciando l’uva anziché il mosto per farla arrivare perfetta in cantina. Ha colore brillante, tannini lievi, profumo delicato di pesca e rosa. Dà il meglio insieme al prosciutto e melone o fichi e sui salumi piccanti e agliati.


Vini bianchi

Il fascino dei bianchi estivi sta nella vena aromatica sostenuta da una punta di acidità che li rende perfetti su piatti come il fritto di pesce. Da ignorare quelli la cui immediatezza è snaturata dalla barrique.

A’ Puddara Etna Bianco Fessina

Il bianco che mette in discussione, fra i vini dell’Etna, la supremazia dei rossi: fresco, agrumato, rotondo anche grazie all’affinamento in legno, si beve bene con i primi di pasta e di riso importanti, come timballi, sformati o, per esempio, una parmigiana di melanzane.

Pinot bianco Riserva Vorberg Terlano

Ricco, quasi opulento, eppure equilibrato. E il complemento ideale per piatti di pasta con salse a base di pesce e con pietanze di verdure e funghi. In via eccezionale lo si può servire all’aperitivo in un grande ballon con ghiaccio, come oggi certi champagne.

Alto Adige Valle Isarco Sylvaner Köfererhof

Un bianco aromatico di eccezionale finezza, destinato a matrimoni d’amore con i piatti di pesce e crostacei delle cucine esotiche. Vale la pena di stupire offrendolo come aperitivo al posto delle solite e spesso anonime bollicine.

Collio friulano Franco Toros

Da qualche anno è al vertice fra i Tocai-Friulano di carattere e d’identità. Buono giovane, ottimo qualche anno dopo la vendemmia. Dagli antipasti di salumi fino alla caprese passando per i risotti di pesce, sostiene il confronto con i piatti più vari tranne le carni rosse.


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