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Panorama

Storie di vini ... I vino non deve essere solo buono, ma vero, autentico, con un carattere distintivo frutto della nostra storia. Così si presenta la famiglia Tedeschi, proprietaria di un’area a Pedemonte di S. Pietro in Cariano, nel Veronese, che produce vino dal 1630. Per i primi due secoli gli archivi sono avari di notizie. Ma recuperano negli ultimi due, con una discendenza diretta da quel Nicolò Tedeschi che dal 1824 ha impresso all’opera una rigorosa continuità aziendale. L’attuale generazione mantiene la promessa contenuta nelle prime righe dl questo articolo, sfornando vini di forte personalità. Il mio preferito è il Recioto della Valpolicella Capitel Fontana (annata 2006): bello, solido, profondo per abbinamenti forti o per meditazione di fine pasto con retrogusto molto gratificante. Questo vino è letteralmente costruito in cantina perché alle parti uguali (30 per cento ciascuna) di Corvina, Corvinone e Rondinella si aggiunge un 10 per cento di sapientissimo dosaggio di altri sei vitigni dell’area veronese. Preferisco questo Recioto al campione di casa, l’Amarone Capitel Monte Olmi (annata 2007), che ha un bel tono ma può dare risultati migliori. Molto simpatico il Valpolicella La Fabriseria. Solido e giustamente pretenzioso, si sente figlio minore dell’Amarone di casa e riesce a fare la sua bella figura.

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