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Panorama

Storie di vini ... Ho conosciuto Fausto Maculan anni fa attraverso i suoi vini e grazie al Torcolato, profumato estratto di uva Vespaiola appassita, “goccia dell’anima” dissi una volta e non ho mutato parere. Il Torcolato è al centro di una gloriosa sede di passiti che va dal Dindarello all’Acininobili ma resta il mio preferito per equilibrio e suggestione sentimentale. Se il Torcolato e i suoi confratelli sono adatti per dolci secchi o burrosi, e semmai per formaggi stagionati, il difficile abbinamento col cioccolato può essere brillantemente risolto da Madoro (uva Marzemina in larga prevalenza), che ho assaggiato per la prima volta: vino pastoso e assai intrigante. Aiutato dalle figlie Angela e Maria Vittoria, Fausto Maculan produce ormai 750 mila bottiglie e riesce a mantenere assai alta la qualità a prezzi ragionevoli. Tra i bianchi secchi il Sauvignon Ferrata è morbido e avvolgente, mentre tra i rossi il Palazzotto già al primo sorso rivela tutto il fascino del Cabernet Sauvignon che si attenua mantenendo comunque il vino a un livello molto alto.

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