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Panorama

Storie di vini ... A desso capisco perché questo buonissimo vino siciliano risuona di un accento diverso. Quando mi sono portato in montagna le bottiglie della Tenuta di Fessina per assaggiarle, nella fretta avevo lasciato a Roma la documentazione. Perciò non sapevo che i proprietari fossero toscani “arrivati sull’Etna in punta di piedi, come visitatori curiosi”. Intendiamoci: il vino è siciliano al 1.000 per mille, ma, per esempio, l’Ero è un riuscito alter ego del Nero d’Avola: profondo quello tradizionale, sorridente il Nero di Fessina. In questa tenuta si coltiva soprattutto Nereilo Mascalese, infatti il campione rosso di casa (l’Etna rosso Il Musmeci 2008) è un cru morbido e delicato. Si sente la Sicilia, ma con discrezione. Il Nerello Mascalese sposa il Nerello Cappuccio: Fessina ha costruito un magnifico blend, l’Erse, lieve, chiaro e intrigante come un Pinot nero, con un buonissimo rapporto tra qualità e prezzo. Scontata anche la presenza di un Nerello Cappuccio in purezza: il Laeneo ha le stesse caratteristiche di garbo dei confratelli. Il campione, tra i bianchi, è il celebratissimo A’ Puddara Etna bianco, Carricante in purezza, sapido, morbido e coinvolgente.

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