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Allegrini 2024

Panorama

Storie di vini ... Mai sottovalutare le Marche. Basti considerare l’azienda di Angela li Velenosi che quest’anno festeggia il trentennale con una gamma poderosa che alla quantità (due milioni di bottiglie) sa unire la qualità dei vini principali. Il re della casa resta il Roggio del Filare, di cui abbiamo assaggiato l’annata 2008. Da questo uvaggio di Montepulciano e Sangiovese nasce un grande rosso di sapore pieno. La valorizzazione dei vitigni autoctoni ha portato alla riscoperta recente della Lacrima di Morro d’Alba. Prodotto per la prima volta nel 2007, questo vino solenne intimidisce fin dal colore violaceo, ma conforta con un buonissimo rapporto tra qualità e prezzo. Il Lacrima ci piace più del Ludi (Offida Rosso) che pure costa quasi il doppio. Ludi è aspro, solido, forse troppo severo. Tra i bianchi, il Rève 2011 è una sorpresa: il miglior Pecorino che abbiamo mai assaggiato. Questo vitigno, assai di moda, non ci aveva mai entusiasmato per la sua ruvidezza ma, grazie a una sapiente vendemmia tardiva, è meno spigoloso e più nobile dei confratelli. Tra gli spumanti, la Gran Cuvée 2008, da] perlage contenuto, ha grandissima classe. Una tacca sotto, The Rose, stessa annata, è garbato e piacevole ma non dà le stesse emozioni.

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