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Panorama

La buona
Toscana
da export ... La storia della famiglia Cecchi è comune a molte aziende toscane: si comincia a commerciare in vino alla fine dell’800 e poi ci si evolve. Ma, a differenza dei colleghi, Luigi Cecchi fin dall’inizio aveva il naso fino e una forte vocazione commerciale: capì che i buoni vini toscani potevano avere un buon successo internazionale e cominciò a esportarli. Di generazione in generazione, si è arrivati ad Andrea e Cesare che producono oltre 7 milioni di bottiglie e si tolgono la soddisfazione anche di fare un gran bel vino di nicchia. Il Coevo 2010 ha un prezzo molto elevato (e questa la dice lunga sulla capacità commerciale della famiglia) ed è un classico Supertuscany per chi ama sapori signorili e leggermente ruvidi. Un rapporto migliore tra qualità e prezzo è presente nel Chianti Classico 2010 Riserva di Famiglia: profumi importanti, sapore pieno, retrogusto perfino migliore del gusto. li Villa Cerna 2012 (Chianti Classico) è solenne e profondo quasi come un siciliano, mentre la Riserva 2011 migliora in carattere e rotondità. Interessante il Vai Delle Rose
Morellino di Scansano Riserva 2010:
piacevole senza lo schiaffo che spesso caratterizza questo vitigno.

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