- Paul Newman, due vini per Butch Cassidy
Paul Newman, il leggendario interprete cinematografico di Butch Cassidy, già impegnato nel settore agroalimentare con la Newman’s Own Inc., ha deciso di ampliare la propria gamma con l’offerta di due vini, un California Chardonnay e un California Cabernet Sauvignon. La compagnia, fondata dall’attore americano e dal suo socio A.E. Hotchner nel 1982, per questo nuovo progetto ha instaurato una collaborazione con la Rebel Wine Co., a sua volta una partnership tra Three Thieves e la Trinchero Family Estates, una delle più importanti aziende della Bay Area, con una produzione di oltre 9 milioni di casse all’anno. I due vini saranno disponibili da marzo 2008 ad un prezzo consigliato di 16 dollari. La Newman’s Own Inc. è una società che offre una vasta gamma di sughi, condimenti e salse anche in versone biologica e per i celiaci. Paul Newman e la Newman’s Own Foundation donano tutti i profitti e le royalties - dalla data di fondazione sino ad oggi sono stati 200 milioni di dollari - per progetti di beneficenza e di educazione infantile sia negli Usa che nel mondo. “Il vino - ha commentato il noto attore - era proprio ciò che mancava alla nostra offerta di prodotti per la tavola. Ora è stata completata”.
- Il colosso Constellation Brands cresce ancora
Constellation Brands il colosso dei vini con base a Fairport, New York, ha annunciato di voler acquisire entro 31 dicembre 2007 la Fortune Brands per 885 milioni di dollari. Con questa nuova operazione, la Constellation controllerebbe cinque fra le più prestigiose aziende californiane e marchi come Clos du Bois, Geyser Peak e Wild Horse oltre a 600 ettari di vigneto suddivisi tra Napa Valley, Sonoma e Carnero e circa 2,6 milioni di casse di vino “Questa operazione - ha dichiarato Rob Sands, presidente e chief executive officer di Constellation - ci consente di espandere la nostra presenza nei segmenti alti del mercato e quindi di soddisfare pienamente le aspettative dei nostri consumatori specialmente nel business dei premium wines americano”. Novità anche per l’Australia dove è presente con la Hardy Wine Co. Constellation infatti vuole trasferire la vinificazione e l’imbottigliamento dalla cantina di Buronga in New South Wales alla Berri Estates Winery, la più grande cantina del paese, situata in South Australia e già in portafoglio al gruppo. A Buronga rimarebbero solo la produzione dei succhi d’uva e lo staff di supporto ai viticoltori locali.
- Sangiovese d’Australia, un grande successo
Sono ormai 150 le aziende australiane che producono sangiovese secondo i dati comunicati dall’Australian Regional Winegrape Crush Survey, relativi alla campagna 2005/2006. Il vitigno toscano per eccellenza - introdotto negli anni Sessanta in numero molto limitato di cloni provenienti dall’Università di Davis (Ca) dal Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (Csiro) - ha visto aumentare i consensi tra i viticoltori alla ricerca di nuove opportunità per diversificare la produzione. La crescita in questi anni è stata significativa anche se nel 2007, a causa degli eventi meteo sfavorevoli, la produzione di sangiovese è scesa dalle 5.889 tonnellate del 2005 alle 3.330 tonnellate del 2006, con un calo del 44% (Fonte 2007 WFA Vintage Report). In testa alle regioni dove si è raccolto più sangiovese, la Murray-Darling, con un quarto del totale ma con appena il 9% della superficie coltivata vale a dire un sangiovese con rese altissime. Diversa la situazione della McLaren Vale e della Clare Valley, che a fronte di un 17% di dato aggregato per quanto riguarda la superficie coltivata, hanno contribuito solo per l’11% dell’uva prodotta. Altre regioni a produzione significative sono state Riverland e Langhorne Creek nel South Australia, Riverina e Mudgee nel New South Wales, Goulburn Valley in Victoria e Swan Hill, che messe tutte insieme assommano al 40% della produzione totale. Le esportazioni di Sangiovese australiano sono essenzialmente concentrate sul mercato del Regno Unito e a seguire Stati Uniti, Nuova Zelanda, Irlanda e Giappone. Si tratta di rossi strutturati ma anche di rosati o addirittura vini dolci. La lista delle varietà “italiane” maggiormente diffuse in Australia, oltre al sangiovese, comprende barbera, nebbiolo, primitivo, dolcetto, arneis, prosecco, rondinella, corvina, lagrein, marzemino, vermentino e, da qualche anno, anche sagrantino.
- Cina, un Palazzo del Vino a Quingdao
A febbraio 2008, in occasione del nuovo anno cinese, sarà inaugurato il “Palazzo del Vino” progettato dall’architetto riojano Luis De Miguel Najarro a Qingdao, nella provincia dello Shandong, nell’est della Cina da cui proviene gran parte del vino cinese. Il complesso di 2700 metri quadri presenterà le regioni viticole di tutto il mondo e fungerà da vetrina per la cultura del vino nel paese. Il palazzo che comprende negozi, ristoranti, un business centre, un club e magazzini per lo stoccaggio del vino, è situato in un nuovo centro residenziale di 5.000 appartamenti e costerà 2 milioni di euro. L’architetto, che ha progettato Bodegas Viña Ijalba a Logroño, si era aggiudicato la commessa superando i progetti in concorso di colleghi francesi e italiani.
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