Messo in crisi dalla pandemia, il vino italiano saprà tornare a crescere. Lo dicono i tanti investimenti privati ed istituzionali nel settore di questi mesi. Ultimo, in ordine di tempo, quello annunciato da Cassa Depositi e Prestiti, insieme a Sace, che hanno sottoscritto un prestito obbligazionario da 25 milioni di euro offerto da Italian Wine Brands, una delle poche realtà italiane quotate in borsa sul listino Aim. Un’operazione organizzata e gestito da Borsa Italiana e sull’Irish Stock Exchange. L’emissione obbligazionaria, destinata a investitori istituzionali e retail, è di un ammontare nominale complessivo pari a massimi 130 milioni di euro e ha una durata di 6 anni.
Italian Wine Brands è nata nel 2015 dall’aggregazione di diverse realtà vinicole italiane, ed è oggi uno dei principali gruppi italiani multi-brand e multi-canale nel settore del vino. Nel 2020 la società ha sviluppato ricavi consolidati pari a 204,3 milioni di euro realizzati per oltre l’80% sui mercati internazionali. La crescita è stata realizzata sia organicamente attraverso la creazione, lo sviluppo e la distribuzione di brands proprietari, sia attraverso operazioni di Merger & Acquisition.
Le risorse finanziarie messe a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti e garantite da Sace saranno destinate a supportare il gruppo Italian Wine Brands nel perseguimento della propria strategia di crescita attraverso l’acquisizione di altre aziende vinicole operanti in Italia e sui mercati internazionali, Presidente del Consiglio di Amministrazione di IWB, Alessandro Mutinelli, dichiara “siamo orgogliosi che Cassa Depositi e Prestiti e Sace abbiano voluto investire nella sua prima emissione obbligazionaria - commenta il presidente del cda di Italian Wine Brands, Alessandro Mutinelli - aderendo all’offerta di obbligazioni. Abbiamo trovato in Cassa Depositi e Prestiti e Sace degli interlocutori attenti e preparati, con profonda conoscenza delle dinamiche della filiera vinicola italiana che ha compreso il progetto industriale di Italian Wine Brands e il suo ruolo di punto di riferimento per il processo di consolidamento del settore vinicolo italiano, affinché il nostro Paese possa competere in modo strutturale e nel lungo termine sui mercati internazionali”.
Un investimento, quello di Cassa Depositi e Prestiti, che segue di poco quello fatto con Unicredit di 21 milioni di euro complessivi in tre big dell’enologia italiana come Pasqua, Feudi di San Gregorio e Masi, per il debutto del progetto del “Basket Bond di Filiera”.
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