Un progetto celebrativo del “Centocinquant’anni dell’Unità d’Italia”, per rafforzare l’identità nazionale nel nostro Paese e al contempo di respiro internazionale per valorizzare il vino e con esso le eccellenze italiane: cultura, turismo, paesaggio, bellezza, buon vivere, qualità della vita e dei prodotti. È quello presentato, ieri, in una conferenza, all’Ambasciata d’Italia, a Washington. Tutto alla presenza dell’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, che ha sottolineato “il grande valore culturale delle celebrazioni dell’Unità d’Italia”, del presidente di Veronafiere, Ettore Riello, del consigliere di amministrazione Nicola Moscardo, del direttore generale, Giovanni Mantovani, di giornalisti italiani, americani, dei rappresentanti del Governo, enti ed istituzioni statunitensi e di alcuni dei grandi produttori che hanno fatto con le loro aziende la storia del vino italiano nel mondo: Antinori, Banfi, Zonin, Masi, Santa Margherita e Pio Cesare.
“Veronafiere, come l’Unità d’Italia, nasce nell’Ottocento - ha esordito nel suo intervento il presidente Ettore Riello - e attraversa tre secoli di storia del nostro Paese. La storica visita del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Vinitaly 2010, è stata l'occasione per Veronafiere di lanciare un'iniziativa di ampio respiro per le celebrazioni del 150° anniversario. Questo progetto, denominato “La Bottiglia dell’Unità d’Italia”, ha ottenuto l'immediato gradimento della Presidenza della Repubblica e una richiesta, da parte della stessa, di darne la massima amplificazione, attraverso diverse forme, sia a Vinitaly 2011 a Verona sia all’estero nei Vinitaly Tour nelle piazze di tutto il mondo, contribuendo a rafforzare al contempo l’identità nazionale e a valorizzare attraverso il vino le eccellenze che il nostroPaese ha in molti campi”.
Il progetto, e il programma esecutivo, sono stati in seguito sottoposti al vaglio dell’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha accolto l’idea concedendo l’utilizzo del logo ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La macchina organizzativa di Veronafiere è in moto da alcuni mesi e vede coinvolte tutte le Regioni, le Province Autonome italiane e l’Associazione degli Enologi ed Enotecnici: organismo super partes che garantisce professionalità, controllo, tempistica, qualità e rigore notarile di tutti i procedimenti.
“La Bottiglia dell'Unità d'Italia” assumerà per l’enologia italiana, con la piattaforma del “Vinitaly World Tour”, un importante valore promozionale anche verso l’estero.
L’Italia è il primo esportatore di vino al mondo in quantità, secondo in valore, il quarto per entrate derivanti dal turismo, il primo con 44 siti nella lista del patrimonio culturale dell’Unesco, il primo in Europa nella graduatoria dei prodotti certificati di qualità Dop e Igp e ha un giacimento di 4.470 prodotti agroalimentari tipici delle regioni italiane.
Con questo progetto, che sarà illustrato a Marzo 2011 a Roma, Veronafiere intende consolidare anche il ruolo di Vinitaly nella promozione del made in Italy enologico nel mondo. La rassegna, oggi la più grande del pianeta con oltre 4.200 espositori e 152 mila visitatori dei quali 47 mila esteri da 114 Paesi, è presente anche negli Stati Uniti d’America, in Russia, India, Cina, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Svezia e Brasile.
Nell’operare sui mercati internazionali Veronafiere, attraverso le sue rassegne più rinomate, diviene piattaforma per l’estero nei confronti del sistema impresa e strumento di servizio per l’attuazione delle politiche commerciali e promozionali delle Istituzioni e degli enti preposti. In questo senso, ha una consolidata attività di collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali, con il Ministero degli Affari Esteri, con il Ministero dello Sviluppo Economico, con il Ministero dell’Economia e Finanze, con il Ministero dei Beni Culturali, con le Ambasciate, con i Consolati, con l’Istituto per il Commercio con l’Estero e con Buonitalia Spa.
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