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RICONOSCIMENTO UE

Per la Doc del Pinot Grigio “Delle Venezie” arriva la protezione della denominazione da Bruxelles

La Commissione Europea ha iscritto la più grande Doc italiana nel registro E-Bacchus, la banca dati delle denominazione di origine Dop e Igp Ue
BRUXELLES, DOC DELLE VENEZIE, E-BACCHUS, PINOT GRIGIO, UNIONE EUROPEA, Italia
I vigneti di Pinot Grigio delle Venezie

Dopo il riconoscimento della Doc del Pinot Grigio a livello nazionale, adesso arriva anche la protezione della denominazione da Bruxelles: con l’approvazione del regolamento di esecuzione 2020/1064 che ne consente quindi l’iscrizione nel registro europeo, la Commissione Europea ha iscritto il Pinot Grigio “Delle Venezie” nel registro E-Bacchus, la banca dati delle indicazioni geografiche e delle menzioni protette nella Comunità Ue per i vini. A seguito delle opportune verifiche e valutazioni, la Commissione ha ritenuto che la Doc avesse tutte le carte in regola per essere tutelata ed entrare a far parte del registro europeo delle denominazione di origine Dop e Igp, oggetto di protezione anche in sede di accordi bilaterali con gli altri Paesi.
A dare comunicazione ufficiale dell’iscrizione europea sono l’assessore regionale all’Agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan, e il presidente del Consorzio del Pinot Grigio Delle Venezie, Albino Armani. “Questo è un traguardo che tagliamo con soddisfazione - sottolinea l’assessore del Veneto - e un punto fermo su cui costruire il futuro della Doc delle Venezie. È stato un iter lungo e non semplice. È durato oltre tre anni e ha coinvolto tre regioni: Veneto, Provincia Autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia. La collaborazione tra queste regioni ha permesso di mettere da parte gli interessi dei singoli, per trovare un denominatore comune che portasse alla valorizzazione del Pinot grigio, e la sua messa in sicurezza in tutta Europa. Oggi possiamo parlare della più grande Doc italiana, con 27.000 ettari, di cui oltre la metà in Veneto, coltivati da 10.000 viticoltori ed una produzione di 250 milioni di bottiglie, vale a dire l’85% della produzione italiana di Pinot. A questo punto - conclude Giuseppe Pan - l’ultimo passaggio sarà il riconoscimento da parte del Ministero del Consorzio di tutela che potrà così assumere piena operatività, agendo erga omnes, guidando la doc e la sue filiera verso le sfide che la attendono”.

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