L’incessante pioggia primaverile e l’abbassamento della temperatura impediscono il volo delle api che non riescono a raggiungere il polline dei fiori nella stagione più impegnativa della loro attività. E’ la Coldiretti a lanciare l’allarme sugli effetti del maltempo che sta ostacolando il lavoro delle api e rovina per effetto dell’umidità fiori e polline indispensabili per la produzione di miele e la riproduzione delle piante.
L’insetto più laborioso che si conosca è costretto ad uno sciopero forzato che mette a rischio la produzione di miele made in Italy. Le condizioni meteorologiche avverse ostacolano infatti i lunghi viaggi che devono affrontare le api, considerato che normalmente per produrre un chilogrammo di miele possono servire da 50.000 a 150.000 chilometri di volo.
Nonostante la stagione ricca di fioriture, anche per la robinia pseudoacacia, l’effetto più immediato del maltempo è - continua la Coldiretti - quello di una probabile riduzione della produzione di miele, a partire proprio da quello delicato di acacia.
In pericolo - sostiene la Coldiretti - c’è la produzione di una popolazione nazionale di api stimata in 57 miliardi che trovano alloggio in quasi 1,2 milioni di alveari ed offrono “gratuitamente” un valore del servizio di impollinazione alle piante agricole lungo tutto lo Stivale stimato pari a 2,5 miliardi di Euro all’anno.
Per il 2010 l’andamento climatico stagionale fa temere dunque una riduzione della produzione di miele che lo scorso anno si era attestata su 20.000 tonnellate. Il rischio è l’aumento delle importazioni di minor qualità per cui è importante verificare attentamente l’etichetta sulla quale la parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale.
Il consiglio della Coldiretti è, comunque, quello di rivolgersi direttamente alle aziende o nei mercati di campagna amica agli apicoltori considerato che ben il 29% del miele acquistato in Italia è acquistato direttamente dai produttori. Le principali regioni di produzione del miele in Italia sono il Piemonte, l’Emilia-Romagna, la Lombardia, la Sicilia, ma in tutte le regioni italiane vi sono produzioni interessanti, sia in termini quantitativi che qualitativi, anche per le diverse fioriture interessate. I consumi in Italia - conclude la Coldiretti - sono in aumento (600 grammi pro-capite), ma inferiori a grandi consumatori come i tedeschi (1,5 kg pro-capite).
Numerose sono le iniziative per fa conoscere ed apprezzare il miele come il progetto Apeamica della Coldiretti che domani 9 maggio, nella festa nazionale dei piccoli comuni italiani “Voler bene all’Italia”, presenterà a Frassinelle Polesine (Rovigo), il sommelier del miele.
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