Parte dall’Italia, dal Paese che vanta il maggior numero di mieli al mondo, grazie ad un ricco patrimonio di biodiversità, la nuova campagna di Astrid Lulling, decano degli Europarlamentari e membro della Commissione per l’Agricoltura dello Sviluppo Europeo e dell’Ufficio di Presidenza del Parlamento Europeo, volta ad aumentare, per il 2013, i fondi europei a sostegno dell’apicoltura. “Ogni anno mi batto per aumentare il bilancio destinato al miglioramento della produzione e della commercializzazione del miele a livello comunitario. I fondi disponibili ammontano attualmente a 32 milioni di euro ma, purtroppo, la situazione dell’apicoltura e la salute delle api sono in costante confusione, non solo a causa di un uso improprio dei pesticidi e della verroa, che causa una varietà di infezioni e malattie satelliti, ma anche per le difficili condizioni meteorologiche. Una combinazione di fattori che, purtroppo, causa l’aumento delle problematiche e delle criticità del settore”.
Con queste parole l’Europarlamentare Lulling, da sempre promotrice e artefice di numerose iniziative legislative in favore dell’apicoltura, tra cui l’inquadramento dell’apicoltura e della biodiversità nel contesto della Pac post 2013, ha lanciato, durante gli stati generali dell’apicoltura, che si tengono in occasione della “Settimana del Miele” di Montalcino (7-9 settembre) gli impegni europei per la tutela delle api, le “sentinelle” ambientali per eccellenza, importanti non solo per la produzione di miele, sempre alla ricerca di fiori da impollinare, ma anche per il fondamentale servizio di impollinazione che svolgono per l’agricoltura, stimato, solo in Italia, in 3,5 miliardi di euro. “Molti miei colleghi del Parlamento Europeo hanno compreso - ha detto il decano degli Europarlamentari, Astrid Lulling - l’importanza delle api, ma, purtroppo, dobbiamo ancora lavorare, soprattutto, per convincere i gruppi di ricerca ad avere come obiettivo il benessere delle api attraverso un dialogo più vicino possibile alle associazioni di apicoltori, indubbiamente i maggiori esperti di api”. Il mondo delle api è un settore che in Italia conta 75.000 apicoltori, con 1,1 milioni di alveari, ed un giro d’affari stimato di 70 milioni di euro.
La curiosità - Il “miele del sindaco”? E’ di cardo e arriva dalla Sardegna
Un raro miele di cardo, prodotto in Sardegna, è stato eletto “Miele del Sindaco 2012” alla “Settimana del Miele” di Montalcino, uno dei più importanti appuntamenti dell’apicoltura italiana, che si è chiuso ieri. All’edizione n. 2, il concorso “Il Miele del Sindaco” seleziona il miglior vasetto tra quelli prodotti nelle 54 Città del Miele d’Italia.
Il vincitore 2012 è un miele di cardo prodotto dall’apicoltore Daniele Virdis di Guspini (Cagliari): colore ambrato con riflessi verdastri, sapore pronunciato, dolce ma con retrogusto amarognolo e leggermente pungente, il miele di cardo è, insieme al corbezzolo, tra i più tipici della Sardegna, una regione che ospita abbondanti fioriture di cardi selvatici. Una tipologia che interpreta perfettamente quello straordinario patrimonio naturale italiano noto come macchia mediterranea, tipica delle grandi isole italiane, come la Sardegna e la Sicilia.
“La “Settimana del Miele” ha registrato - afferma il presidente Hubert Ciacci - come sempre, un notevole afflusso di pubblico e appassionati, ma ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte del settore in Italia, in un’annata difficile contrassegnata da caldo torrido e siccità, che ha fatto calare la produzione del 65% rispetto all’anno precedente”. E se gli apicoltori italiani assicurano che i prezzi non saranno aumentati, proprio da Montalcino è arrivato l’invito ad acquistare miele di casa nostra, facendo attenzione a leggere bene le etichette per evitare prodotti di scarsa qualità e dubbia provenienza in arrivo dai Paesi extra Ue.
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