Unione Italiana Vini (Uiv) e Veronafiere dovranno presentarsi in aula a Verona, il prossimo 13 febbraio (udienza preliminare), per una presunta truffa ai danni dell’Unione Europea nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla procura europea, dal nome “In Vino Veritas”. Al centro della questione c’è il progetto, ribattezzato “Native Grapes Academy”, che si era visto assegnare un finanziamento dell’Agenzia esecutiva della Ue per i consumatori, la salute, l’agricoltura e la sicurezza alimentare, di 4 milioni di euro, l’80% del valore complessivo pari a 5 milioni. Cifra destinata a rinforzare la competitività del vino del Belpaese fuori dai confini Ue con investimenti in promozione e su cui la procura europea ha messo gli occhi. Ma l’accusa viene respinta dall’Unione Italiana Vini (Uiv), che, in merito all’inchiesta giudiziaria, commenta: “nessun illecito, lo dimostrano le relazioni, chieste a società specializzate per dimostrare la regolarità nell’uso dei fondi europei”.
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