Sono sempre di più le cantine siciliane che hanno volontariamente scelto di misurare, attraverso il protocollo SOStain, il proprio impatto sull’ecosistema, per ridurre l’impronta sul pianeta attraverso buone pratiche in vigna, in cantina e in tutta l’organizzazione: le voci di esperti di sostenibilità applicata in diversi ambiti disciplinari e produttivi si alterneranno nel Simposio internazionale “Interazioni Sostenibili”, edizione n. 2, in programma il 5 ottobre, a Sciacca, promosso dalla Fondazione SOStain Sicilia - uno dei primi progetti in Italia sulla sostenibilità di territorio - nata nel 2020 su impulso della Doc Sicilia e di Assovini Sicilia per promuovere un programma di buone pratiche misurabili, utili a proteggere il nostro pianeta.
“Il Simposio sulla sostenibilità è inteso come un momento di aggregazione e di confronto tra relatori provenienti dall’Italia e dall’estero che possono offrire il loro sapiente contributo su un tema, quello della sostenibilità, che per sua natura va affrontato in ottica multidisciplinare - afferma Alberto Tasca, presidente Fondazione SOStain Sicilia - abbiamo l’opportunità di confrontarci con esperti e scienziati su tematiche che non sono necessariamente collegate ad aspetti produttivi e commerciali del nostro lavoro, ma fondamentali per generare nuovi progetti di ricerca e di innovazione. L’obiettivo è alzare sempre più l’asticella in termini di difesa e custodia del patrimonio naturale, economico e sociale della nostra regione. Un modo di fare rete promuovendo un sistema di pensiero, ma anche un metodo di lavoro che abbia al centro il bene comune e le sinergie tra diversi portatori di interesse”.
Se da un lato, questo appuntamento, ormai ricorrente, è occasione concreta di confronto, dall’altro punta a mettere in luce come la Sicilia sia diventata territorio di buone pratiche applicate a un numero sempre maggiore di cantine che attuano il protocollo SOStain, pensato per una viticoltura green, socialmente equa ed economicamente efficace. Attualmente, sono 40 le aziende associate a SOStain, di cui 24 già certificate, per un totale di 5.703 ettari vitati certificati e 21.342.093 bottiglie anch’esse certificate. Altre aziende stanno formalizzando la loro adesione per rafforzare ulteriormente l’impegno della Fondazione a lasciare un mondo migliore alle nuove generazioni. Un modello, quello creato da SOStain, che su questi temi contribuisce a fare della Sicilia un’isola felice. Una regione che è già la prima in Italia per superficie biologica (ovvero il 30% del totale nazionale), nonché la prima in Italia per viticoltura sostenibile, ossia assoggettata al disciplinare bio e/o di produzione integrata, con oltre 42.000 ettari.
Il talk si comporrà di 4 panel volti ad illustrare, oltre alle novità del mondo SOStain e i programmi di sostenibilità messi in campo dai partner della Fondazione, l’importanza dell’educazione alla natura con il relativo impatto socio-economico. A dare il via ai lavori del Simposio sarà Alberto Tasca, presidente Fondazione SOStain Sicilia, che fornirà un bilancio dell’ultimo anno, tra nuovi soci e nuovi progetti. Seguiranno gli interventi, tra gli altri, di Lucrezia Lamastra, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione SOStain e professoressa all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza su “La misurazione della sostenibilità nel vino: risultati Fondazione SOStain Sicilia”, di Gaetano Benedetto, presidente Centro Studi Fondazione WWF Italia, lancerà “La sfida del “30x30”: può la Sicilia essere protagonista della nuova strategia di tutela della biodiversità?”, di Paolo Fontana, entomologo Fondazione Mach di Trento, illustrerà il tema “Le api come indicatori di qualità ambientale”, ed Attilio Carapezza, entomologo e residente Società Siciliana Scienze Naturali, porrà la questione de “Il declino degli insetti e il silenzio delle campagne”. Ad avviare, poi, la sezione “Economia e Società” sarà Matteo Ward, ceo e co-founder di WRÅD e autore della docuserie “Junk - Armadi pieni”, con il suo intervento “Il vero costo del Fast Fashion”; seguirà Christian Sarkar, Regenerative Marketing Institute ed editore del The Marketing Journal, con “Regeneration: The Future Of Community In A Permacrisis World”. Gianfranco Marrone, docente di Semiotica all’Università di Palermo e direttore del Centro Internazionale Scienze Semiotiche “Umberto Eco” di Urbino, andrà “Oltre natura e cultura: terrestri”. Importante anche la partecipazione della giornalista di Slow Wine Usa Deborah Parker Wong, su “Approfondimenti per un futuro sostenibile: opinioni, tendenze e il potenziale del mercato Usa per il vino”. L’ultimo panel vedrà alternarsi i partner di SOStain: da Fondazione Allianz “Umanamente” che racconterà il Progetto EduSostain attraverso il tema “La filantropia genera sostenibilità”, ad Unicredit con un focus su “La Finanza Sostenibile a sostegno dell’innovazione sostenibile”, passando per Amorim Cork con un intervento intitolato “Il benessere aziendale come motore di successo”; infine, O-I con la presentazione del progetto “Bottiglia 100% Sicilia” come “Processo virtuoso di circolarità e riduzione dell'impatto”.
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