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ALIMENTAZIONE

Protegge dal sole e migliora le funzioni cognitive: buone notizie per gli amanti del cioccolato

Il 7 luglio si celebra la giornata mondiale del “cibo degli dei”, che si si può mangiare anche in estate, grazie ai suoi effetti benefici

Non è solo uno dei cibi più amati al mondo, ma anche una vera e propria miniera d’oro di effetti benefici per la nostra salute, a patto di non abusarne e di scegliere quello fondente, meno ricco di zuccheri: il cioccolato infatti protegge la pelle dal sole e migliora le funzioni cognitive. Ottimi motivi per mangiarlo anche in estate, sfatando i luoghi comuni: e proprio domani, 7 luglio, si festeggia la giornata mondiale del “cibo degli dei”. É in questa data che, nel 1847, Joseph Fry creò la prima tavoletta di cioccolato come la conosciamo oggi. Fino a quel momento il cioccolato era consumato principalmente come bevanda, ma Fry scoprì che bastava aggiungere burro di cacao fuso al cacao in polvere per creare una pasta modellabile che, una volta solidificata, diventava una barretta.
Come sottolinea il sito Healthline, secondo alcuni studi (in particolare uno pubblicato nel 2021 sulla rivista “Food & Chemical Toxicology”) il cioccolato può proteggere la pelle dal sole, ma solo se extra-fondente. Il motivo? Aiuta ad alzare, grazie ai flavonoli, la soglia minima di dose eritemica, cioè la quantità minima di raggi Uvb necessaria per causare arrossamento della pelle 24 ore dopo l’esposizione. Ma i flavonoli, oltre a proteggere dai danni del sole, migliorano il flusso sanguigno e aumentano la densità e l’idratazione della pelle stessa. Non solo: il cioccolato migliora le funzioni cognitive, sia nella giovane età che nel caso degli anziani. Merito sempre dei flavonoli, che aumentano il flusso di sangue al cervello, ma anche di sostanze stimolanti come teobromina e caffeina, che migliorano nel breve termine la funzione cerebrale.
Secondo uno studio pubblicato su Hypertension, la rivista dell'American Heart Association, consumare ogni giorno flavonoli del cacao, in una dieta bilanciata e controllata dal punto di vista calorico, può frenare il declino cognitivo che interessa ogni anno oltre il 6% degli over 70, con problemi di memoria, anticamera dell’Alzheimer. Lo studio, condotto dai ricercatori del team di Giovambattista Desideri, direttore della Divisione geriatrica dell’Università dell’Aquila, ha coinvolto 90 anziani con lieve declino cognitivo.
Dal test è emerso che chi assumeva dosi medio-alte di flavonoli del cacao mostrava in generale performance migliori in termini di funzionalità cerebrale, memoria a breve e a lungo termine, velocità di pensiero e capacità cognitiva  complessiva, rispetto a chi ne consumava meno. Tra i bevitori di cacao in dosi medio-alte, inoltre,  si è osservata una riduzione della pressione sanguigna, dello stress ossidativo e dell’insulino-resistenza, cioè la ridotta reattività dell’organismo all'ormone controlla-zuccheri, condizione legata a doppio filo anche con il rischio diabete. Nel consumo di cioccolato serve ovviamente molta moderazione, tenuto conto che è molto calorico e contiene zuccheri anche nella forma fondente, ed è facile mangiarne più di quanto si dovrebbe.

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