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CR7 NEL PIATTO E NEL CALICE

Proteine e frutta e niente alcol, se non qualche bicchiere di vino: la dieta di Cristiano Ronaldo

Le curiosità della dieta del tre volte Pallone d’Oro, passato dal Real Madrid alla Juventus, dalla colazione salata ai pochissimi “sgarri”

Il passaggio di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus sta tendendo banco a livello mondiale, e le cronache di ogni angolo del mondo e di ogni genere, non solo sportivo, si sono scatenate alla ricerca di ogni dettaglio sul campionissimo portoghese, che nel suo ricco palmares conta 5 Champions League e 5 Palloni d’Oro, 4 Mondiali per Club ed un Campionato Europeo vinto con il Portogallo. Trofei conquistati anche grazie al lavoro maniacale sul fisico, che oltre ad allenamenti e terapie, prevede anche una cura certosina dell’alimentazione. Cibi sani, ovviamente, e sempre freschi, come, riporta Sky Sport, ha confessato lo stesso chef della nazionale portoghese, Luis Lavrador: 6 piccoli pasti al giorno, a partire dalla colazione, salata a base di uova o prosciutto, e poi formaggi magri, tante spremute di agrumi e succhi di frutta a base di pera, mela o ananas. E poi soprattutto proteine, in particolare pollo, a pranzo, e poco pane, ad accezione dei pasti prima delle partite, quando nel piatto di “CR7” finiscono anche carboidrati, pasta integrale in primis, anche con un buon ragout di carne. A cena, poi, ancora fibre, proteine e vitamine, quindi si spazia dalla frutta al pollo fino al riso e ai fagioli. Non è raro avvistarlo al ristorante cibandosi della classica bistecca o carne alla griglia accompagnata dall’immancabile insalata, pietanza alternata al tonno oppure un contorno di calamari.
Certo che, anche un fenomeno e professionista come Cristiano Ronaldo, cede a qualche piacere gastronomico, e non è un segreto la sua passione per uno dei piatti nazionali del Portogallo, il “Bacalhau a braz”. E qualche volta, un buon bicchiere di vino rosso. E Ronaldo, a Torino, a due passi dalle Langhe, non avrà che l’imbarazzo della scelta. E chissà che, come ai tempi del suo passaggio dal Manchester United (dove era allenato da Sir Alex Ferguson, grande appassionato di vini) al Real Madrid, nel 2010, Ronaldo, tra le mille altre iniziative, non si conceda qualche scatto con in mano un grappolo di Nebbiolo o di Barbera, in omaggio al Piemonte sua nuova casa, come fece, 8 anni fa, posando con in mano grappoli di uva bianca e calici di spumante per celebrare il capodanno in Spagna ...

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