Il Covid torna a spaventare l’Europa, con il numero dei contagi che torna a crescere vertiginosamente, specie in Francia, Inghilterra e Spagna. La situazione sanitaria, però, sembra sotto controllo, specie in Germania, dove si lavora al ritorno alla normalità. Che, nel 2021, riporterà in calendario la ProWein, la fiera del vino più grande al mondo, rimasta in dubbio fino a pochi giorni dall’inizio, per poi venire definitivamente cancellata. Primo di una lunga, infinita serie di appuntamenti annullati in un 2020 che, anche il mondo enoico, non vede l’ora di mettersi alle spalle. Difficile, per non dire impossibile, immaginare però che a marzo 2021 la situazione possa davvero tornare nei ranghi della normalità, ed allora, come racconta Bastian Mingers direttore Wine & Spirits di Fiera Düsseldorf, bisognerà adattarsi alle nuove circostanze. Partendo “dalle norme igieniche e di sicurezza attualmente in vigore, che condizionano lo svolgimento della ProWein 2021. Oltre a molte altre precauzioni, soltanto un numero limitato di persone è ammesso nei padiglioni espositivi al giorno per garantire il rispetto della distanza di sicurezza. Contando solo il personale che gestisce gli stand di 6.900 espositori, raggiungiamo 20.000 persone al giorno. Aggiungendo gli oltre 60.000 visitatori della ProWein 2019 non è possibile rispettare le disposizioni di sicurezza richieste. Sebbene ci aspettiamo un calo dei visitatori, possiamo ammettere un numero limitato di visitatori nei nove padiglioni ProWein. Per questo motivo abbiamo prolungato la fiera a cinque giorni, convogliando così i flussi di visitatori e distribuendoli nell’arco di tutti e cinque i giorni. Di conseguenza la ProWein 2021 si terrà da venerdì 19 marzo a martedì 23 marzo nella collaudata serie di padiglioni dal n. 9 al n. 17 - senza dimenticare il padiglione 7.0 per la nostra mostra speciale “same but different”. Abbiamo anche modificato gli orari di apertura: da venerdì a lunedì dalle ore 10 alle ore 18:30, martedì dalle ore 10 alle ore 16”.
Il prolungamento della kermesse, e la conseguente canalizzazione dei flussi di visitatori, non è però l’unica misura concreta che risponde all’emergenza Covid-19: “la gestione dei flussi di visitatori - vale a dire la limitazione del numero di persone nel quartiere fieristico e nei singoli padiglioni - è indispensabile per il rispetto delle norme igieniche. I visitatori e gli espositori - riprende Bastian Mingers - dovranno indossare le mascherine che coprono la bocca ed il naso e rispettare rigorosamente l’igiene delle mani. All’insegna del motto “PROTaction” la Fiera di Düsseldorf ha sviluppato un concetto di igiene e sicurezza molto dettagliato e lo ha attuato con successo in settembre nel “Caravan Salon”, la più importante fiera mondiale per il campeggio e il plein air. Oltre all’obbligo generale di indossare le mascherine e di igienizzare le mani, la limitazione dei flussi di visitatori ad una quota giornaliera con l’aiuto di biglietti individuali”.
A livello pratico, per gli espositori, non cambierà molto, e mettere in pratica le linee guida sarà relativamente agevole. “Prolungando la durata a cinque giorni, e limitando l’affluenza a 10.000 visitatori giornalieri, non sarà necessario modificare la disposizione dei Padiglioni - spiega il direttore Wine & Spirits di Fiera Düsseldorf - e l’assegnazione degli spazi, ciò significa che gli espositori manterranno la loro posizione nello stand a partire dal 2020. Non dovranno ridurre o ampliare le dimensioni del loro stand, in quanto la costruzione dello stand sarà già adattata alle condizioni del CovidD-19. Abbiamo esaminato a fondo diverse varianti e opzioni: ad esempio, abbiamo valutato nel dettaglio la possibilità di raggruppare i visitatori specializzati in base ai padiglioni, ovvero ai settori ed ai giorni di fiera; all’inizio ci è sembrata un’idea allettante con molti vantaggi; a ben vedere, però, ci siamo resi conto che non sarebbe stato fattibile e che non sarebbe stato nell’interesse dei nostri clienti”.
Tema caldissimo è quello della difficoltà di movimento tra Paesi, specie se estranei all’area Ue, da cui però arrivano migliaia di professionisti e buyer del settore. Una domanda implicita che trova risposta in una recente normativa del Governo tedesco che, spiega Bastian Mingers, “potrebbe avere un effetto estremamente positivo sull’intero settore fieristico. Con effetto immediato gli espositori ed i visitatori saranno considerati come viaggiatori d’affari con un valido motivo e potranno entrare in Germania anche se provengono da una regione a rischio. Oltre al risultato negativo del tampone, devono presentare una conferma della loro partecipazione alla fiera. Questo significa che i visitatori dovranno presentare il loro biglietto d’ingresso alla fiera e un appuntamento d’affari con almeno un espositore. I dipendenti delle aziende espositrici devono presentare una conferma della loro partecipazione alla fiera da parte dell’organizzatore della manifestazione. Questo permesso d’ingresso vale anche per i cittadini provenienti da Paesi con obbligo di visto; il visto d’affari sarà richiesto come prima. I dipendenti delle aziende espositrici sono esenti dal pagamento del visto. Si tratta di misure estremamente positive per la ProWein, la Messe Düsseldorf e l’intero settore fieristico della Germania”.
A livello pratico, per espositori e visitatori della ProWein 2021, qualcosa cambierà. “I biglietti per i visitatori saranno disponibili esclusivamente online, da gennaio 2021. Non sarà possibile acquistare i biglietti in loco. La registrazione dei visitatori commerciali rimarrà naturalmente invariata e i biglietti già acquistati per la ProWein 2020 rimarranno validi e/o dovranno essere adattati al corrispondente giorno di fiera tramite una disdetta. Siamo già riusciti ad adeguare le norme igienico-sanitarie e di sicurezza attualmente in vigore, ma ci sono alcune questioni da risolvere, come ad esempio l’approccio alle sputacchiere o se ci saranno grandi eventi di degustazione e/o aree. Rimangono ancora molti dettagli da chiarire”.
Detto dell’eccezionalità, anche la “normalità” della ProWein 2021 porterà novità. “Tre punti - racconta il direttore Wine & Spirits della Messe di Düsseldorf - sono attualmente all’ordine del giorno. Modernizzeremo l’immagine della ProWein in linea con lo zeitgeist dell’industria del vino e degli alcolici: aperta, curiosa, dinamica, colorata, e tuttavia sempre consapevole della sua origine e delle sue radici. La campagna sarà lanciata in ottobre con diverse attività rivolte ai gruppi target più giovani di visitatori provenienti dalla ristorazione di tendenza o dalla comunità dei bar. Tra le attività da svolgere c’è anche l’ulteriore sviluppo dei formati digitali. Non da ultimo, l’evoluzione del Coronavirus ha dimostrato che gli strumenti digitali avranno un ruolo sempre più importante anche nel settore dei vini e dei distillati. In questo contesto, la ProWein può dare un impulso decisivo come fiera leader a livello mondiale e collaborare con gli operatori del settore per l’elaborazione di formati digitali aggiornati. A questo proposito ricordiamo il Matchmaking Tool che è stato introdotto sul mercato con grande successo nell’ultima ProWein e che ha riscosso un grande successo tra gli espositori ed i visitatori. Il terzo grande progetto è il Business Report che cureremo ancora in collaborazione con l’Università di Geisenheim. Non a caso i temi centrali di quest’anno sono il Covid-19 ed i suoi effetti sull’industria internazionale del vino e degli alcolici. State tranquilli: la ProWein - rassicura Bastian Mingers - resterà al fianco dell’industria del vino e dei distillati, in futuro e come ha fatto negli ultimi 26 anni”.
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