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VINO E CRITICA INTERNAZIONALE

Qualità dei vini e sostenibilità: il Trentino è la “Wine Region of the Year” per “Wine Enthusiast”

Il territorio del Trentodoc, del Teroldego e non solo, premiato dal magazine Usa (la cui italian editor è Kerin O’Keefe)
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I vigneti del Trentino, “Wine Region of the Year” per “Wine Enthusiast”

La Regione vinicola dell’anno? Per qualità dei vini, storia e investimenti sulla sostenibilità, è il Trentino del Trentodoc e del Teroldego, della Piana Rotaliana e delle “bollicine di montagna” che nascono dai vigneti che si arrampicano sulle Dolomiti, patrimonio Unesco. È il primo verdetto che sorride all’Italia che arriva dai “Wine Enthusiast’s Wine Star Award” della popolare rivista Usa (la cui Italian Editor è Kerin O’Keefe), che sottolinea l’importanza per il territori di vitigni come il Pinot Grigio e lo Chardonnay, del Muller-Thurgau e della Nosiola, tra gli altri, tra i bianchi, e del Teroldego e del Marzemino, del Pinot Nero e del Merlot tra i rossi, ma anche il ruolo pionieristico, soprattutto per la spumantistica, di personalità come Giulio Ferrari, patriarca della Cantine Ferrari, che già, nei primi del Novecento, intuì le potenzialità del territorio per la spumantistica, ed inizio a coltivare lo Chardonnay. Un territorio, peraltro, che è tra i più avanzati in tema di sostenibilità, sottolinea l’Italian Editor Kerin O’Keefe.
“Attualmente il 12% del vigneto Trentino è certificato biologico. Il territorio è diventato di recente leader in Italia quando si parla di metodi di coltivazione integrata. Per proteggere l’ambiente, la maggior parte dei viticoltori e delle cantine del Trentino hanno adottato un approccio sostenibile, e limitato il più possibile l’uso di trattamenti chimici. Nel 2016 il Consorzio Vini del Trentino ha invesito sul processo di certificazione di produzione delle uve secondo il protocollo Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata), e già nel 2019 il 90% della produzione di uva del Trentino era certificata. Per la sua lunga storia di qualità, per i risultati recenti e per l’impegno sul fronte della sostenibilità, Wine Enthusiast è orgogliosa di premiare il Trentino come la sua Wine Region of the Year”, scrive l’Italian Editor Kerin O’Keefe.
Ed ora è attesa per i prossimi premi che vedono il Belpaese in nomination, come già riportato da WineNews, con Patricia Tóth, enologa della griffe siciliana Planeta, tra i fari della crescita della Sicilia del vino, in lizza per il titolo di Winemaker of the Year; Mario Piccini, alla guida della storica realtà chiantigiana Piccini, e con Tenute Piccini ormai radicata in territori come Chianti Classico, Montalcino, Maremma, sull’Etna in Sicilia e nel Vulture in Basilicata, in gara come Wine Executive of the Year; Attilio Persia, agronomo delle cantine Lungarotti, tra i riferimento del vino italiano e della sostenibilità, prima cantina in Umbria certificata con il protocollo Viva del Ministero dell’Ambiente, come possibile Viticulturist of the Year, e Dalla Terra Winery Direct, realtà californiana che importa griffe del vino italiano come Alois Lageder, Selvapiana, Tasca d’Almerita e Vietti, tra gli Importer of the Year.

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