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VINO E STORIA

Riproporre il gusto del Prosecco delle origini: “1924 Prosecco” di Carpenè Malvolti in tour

Dal Regno Unito all'Australia, si racconta il progetto della cantina che ha inventato il Prosecco, con la prima volta del “Prosecco” in etichetta
CARPENÈ MALVOLTI, PROSECCO, Italia
La prima volta del Prosecco in etichetta

C’è chi valuta, in un prossimo futuro, di rivedere l’uso della parola “Prosecco”, per rimarcare la diversità tra Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e Prosecco Doc, cosa che, secondo il presidente del Consorzio della Docg Innocente Nardi, il termine oggi rischia di appiattire, e chi, da “fondatore” di quella che sarebbe divenuta una delle realtà più importanti del vino italiano e mondiale, su quella parola così storica ed identitaria, decide di puntare forte.
Come la Carpenè Malvolti, cantina dove Antonio Carpenè, che alla fine dell’Ottocento, tra le colline vitate da pochi mesi Patrimonio Unesco, creando la cantina, ha di fatto inventato il “Prosecco”, che, da metà settembre, sarà in tour nel mondo per presentare il “1924 Prosecco”, entrato a far parte della produzione della storica Cantina per celebrare i 95 anni dalla prima iscrizione in etichetta del termine Prosecco, avvenuta proprio nel 1924 per mano della seconda generazione dei Carpenè, Etile.
Un blend di Glera al 90%, di altri “storici vitigni a bacca bianca del territorio trevigiano”, per “riproporre i canoni qualitativi e sensoriali in linea con le caratteristiche del vino originario”, spiega la cantina.
Si parte il 13 settembre da Londra, in Uk, poi in Canada, dal 17 al 19 settembre, dove saranno toccate le città di Ottawa, St. Cathrines e Toronto; a fine ottobre, sarà la volta di Florida, New York City, California ed Illinois. Si proseguirà, quindi, in diversi Paesi Europei, tra cui naturalmente l’Italia, il Belgio e la Francia, mentre a novembre il tour toccherà Asia (a Seoul in Korea del Sud e a Tokyo in Giappone) e Oceania (a Sidney, in Australia).

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