Presenti in tutti i Continenti, ad eccezione dell’Antartide, la classifica dei 100 migliori hotel al mondo, tornati ad essere dopo la pandemia meta prediletta del turismo del jet set internazionale, e valutati anche per il cibo, è la conferma di come il vino italiano ed i suoi territori siano una delle motivazioni capaci di rendere l’intero viaggio desiderabile ed indimenticabile, grazie a qualità e bellezza. La riprova arriva da un antico borgo medievale immerso in 2.000 ettari nell’iconica campagna toscana, circondato dai vigneti di Brunello nella Val d’Orcia Patrimonio Unesco, con una storica azienda vinicola, tra le più grandi del territorio, in un mix tra produzione di grandi vini e ospitalità di altissimo livello: il Rosewood Castiglion del Bosco, 5 stelle lusso a Montalcino, n. 1 dei “The 100 Best Hotels in the World” per la celebre rivista di viaggi “Travel + Leisure” che ha svelato i “The World’s Best Awards 2022” votati dai suoi lettori, prima volta di un hotel europeo sul tetto del mondo nella storia della classifica ed incoronandolo anche “Best Resort Hotel, Europe” e “Best Resort Hotel, Italy”.
Ma, accanto all’exploit del Rosewood Castiglion del Bosco (recentemente passato di mano da Massimo e Chiara Ferragamo ad un “family office” intercontinentale con un affare epocale, e da sempre “bon refuge” per vip e personaggi famosi, ndr), l’Italia piazza ben 11 strutture nella Top 100 2022 (dominata dagli Usa con 19 hotel), con il Portrait Firenze a Firenze (n. 15), l’Hotel Santa Caterina ad Amalfi con il ristorante stellato Glicine dello chef Giuseppe Stanzione (37), l’Hotel de la Ville al Rocco Forte Hotel a Roma (41), Il San Pietro di Positano con il ristorante stellato Zass dello chef Alois Vanlangenaeker (42), il Grand Hotel Tremezzo sul Lago di Como con La Terrazza Gualtiero Marchesi (53), Borgo Egnazia, a Savelletri di Fasano con il ristorante stellato Due Camini dello chef Domingo Schingaro (62), Hotel Savoy al Rocco Forte Hotel a Firenze con l’alta cucina dello chef Fulvio Pierangelini al ristorante Irene (68), l’Hotel Caesar Augustus a Capri e il Grand Hotel Villa Serbelloni a Bellagio con il ristorante stellato Mistral dello chef Ettore Bocchia (87, a pari merito), e, infine, Le Sirenuse a Positano (95). E che sono, invece, anche la conferma di come accanto ai grandi vini, nei desideri dei viaggiatori del mondo ci sia l’alta cucina italiana.
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