In Russia le preferenze e i gusti in fatto di beverage stanno cambiando rapidamente e, nonostante un periodo di crisi, l’interesse nei confronti del vino continua a crescere. Lo dicono i numeri, analizzati dal report “Il mercato degli alcolici in Russia 2018 vs 2017. Tendenze e prospettive di business per il 2019-2021” di Simple Group, che in Russia distribuisce il 9,5% del vino venduto nel Paese, anche grazie ad una catena di enoteche, centri di distribuzione e ristoranti. Se nel 2017 il volume dei consumi di vino è quasi tornato al periodo pre-crisi mostrando, per la prima volta dopo tre anni, una crescita a doppia cifra ed una spesa complessiva di 3,9 miliardi di euro (con 880 milioni di euro di importazioni, in crescita del +33% sul 2016, e l’Italia primo fornitore grazie a 255 milioni di euro di vendite, pari ad una quota del 29%), il 2018, a causa delle nuove sanzioni, dell’instabilità del cambio e dell’aumento dell’Iva, è stato un anno interlocutorio, e secondo i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico russo, le vendite al dettaglio sono uscite dal picco negativo ma, nonostante l’indicizzazione dei salari e la crescita del credito al consumo, mentre le previsioni per il 2019 indicano un rallentamento del retail dovuto all’aumento dell’inflazione, all’elevato carico del debito e da un generale pessimismo sulla situazione economica.
Un quadro assai complesso, eppure, in Russia l’interesse per il vino cresce, e secondo Maxim Kashirin, presidente di Simple Group, “lo sviluppo del business in Russia è ora un compito difficile e costoso ma fattibile, che richiede impegno e nuova energia. Inutile aspettarsi una crescita esplosiva del mercato nei prossimi anni, ogni punto percentuale di crescita sarà guadagnato grazie a grande lavoro e investimenti, ma ci si potrà comunque aspettare un ritorno tangibile degli investimenti”. Molto, se non tutto, passa per le rivoluzioni culturali che attraversano il Paese, che riguardano anche i consumi, come ricorda Anatoly Korneev, vice presidente di Simple Group. “Cambia l’opinione dei consumatori sulla categoria nel suo complesso: grazie ai viaggi, la cultura del consumo del vino si sta sviluppando, soprattutto nelle nuove generazioni. I giovani non si intendono di vino ma sono interessati a caprine di più. Per questo, Simple Group investe lanciando i propri progetti: il Festival Enogastronomico SimpleWine Fest, il forum professionale Simple Congress e molto altro. Queste iniziative educative, insieme alla crescita di istituzioni specializzate e l’interesse verso i festival su larga scala sono molto importanti poiché diffondere la cultura del vino in Russia porterà un aumento della spesa media fino ad arrivare, tra dieci anni, al boom del vino nel nostro Paese”.
Focus - Simple Group: gli eventi
Nata nel 1994, per festeggiare il 25esimo anniversario di successo sul mercato russo, la Simple Group organizza quest’anno numerose iniziative. “Un’esposizione senza precedenti sarà il momento culminante dell’anno - racconta Maxim Kashirin - seguendo il format di Simple Expo, il 31 maggio e il 1 giugno a Mosca più di 5.000 russi appassionati del vino e della cultura del bar potranno vivere un evento enologico di livello internazionale, con la possibilità di degustare oltre 500 vini e spirits, incontrare 120 produttori da tutto il mondo e partecipare a una delle oltre 70 masterclass. Si tratta di un appuntamento che non si rivolge solo agli esperti del settore o ai professionisti del mercato gastronomico, poiché la cultura della produzione e del consumo del vino attirano ora l’attenzione anche del vasto pubblico in Russia”.
L’obiettivo di Simple Group è ambizioso: “miriamo alla crescita in tutti i canali della vendita dove siamo presenti - continua Maxim Kashirin - la rete delle enoteche SimpleWine si sviluppa secondo i nostri piani: abbiamo già più di 30 enoteche a Mosca e San Pietroburgo e stiamo pianificando un investimento sostanziale nello sviluppo della rete horeca e business to consumer stanno vivendo una forte concorrenza, ma crescono più velocemente del mercato. Siamo soddisfatti dei risultati e ci poniamo ambiziosi obiettivi di sviluppo per il prossimo anno”.
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