Se gli ultrasuoni in vinificazione danno vita a vini più aromatici, strutturati e corposi

Migliorare la qualità del vino e ottimizzare i processi di vinificazione attraverso l’uso degli ultrasuoni: è il sistema tecnologico Ultrawine Perseo, realizzato dal Gruppo Agrovin, in collaborazione con diverse università spagnole, e brevettato a livello internazionale, che consente di estrarre il massimo potenziale dall’uva utilizzando, appunto, ultrasuoni ad alta potenza e a bassa frequenza. Il risultato, nel processo di vinificazione, in termini organolettici, è un mosto di alta qualità, dal colore e dall’aroma intensi, e quindi un miglioramento del vino dal punto di vista sensoriale, rispettando il carattere varietale dell’uva e consentendo di ottenere vini più aromatici, strutturati e corposi.

Allo stesso tempo, la tecnologia Ultrawine Perseo aiuta a mitigare gli effetti del cambiamento climatico sul ritardo di maturazione dell’uva, controllando il grado alcolico e migliorando la qualità dell’uva per ottenere un vino di alta qualità. L’uso degli ultrasuoni è una tecnica pionieristica nel mondo del vino, approvata dall’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) come pratica enologica consentita.

I primi test dimostrano che, rispetto al metodo tradizionale, l’applicazione di Ultrawine Perseo (una tecnologia essenzialmente rapida, facile ed economica da implementare) nel processo di vinificazione, apporta diversi vantaggi: aumento dell’estrazione aromatica; estrae il massimo potenziale organolettico dell’uva rispettando il suo carattere varietale; 35-40% in più di attributi organolettici; stesso potenziale polifenolico, ma minor tempo di macerazione rispetto alla macerazione tradizionale; elaborazioni di qualità partendo da uve con deficit di maturazione, note come uve da cambiamento climatico; vini più varietali, con tonalità più violacee e un colore più stabile nel tempo grazie alla maggiore estrazione di tannino residuo.